TERAMO – Il turismo teramano non necessita di formule magiche o ricette miracolose, ma di mettere a sistema quelle
meraviglie paesaggistiche, naturali ed artistiche che – a ragione – ci fregiamo di avere: una offerta ricettiva
costiera di prim’ordine, a soli 30 minuti dalla cima più alta degli Appennini, incastonata in un paesaggio di
rocce dolomitiche dai colori mozzafiato, dolci colline produttive e un’eredità enogastronomica senza pari.
Purtroppo, specie nelle zone interne, di errori ne sono stati commessi molti e per molto tempo… L’epoca dei
finanziamenti a pioggia elargiti in maniera elettorale si è dimostrata utile solo nel brevissimo periodo, mentre
il risultato strutturale è, ahimè, sotto gli occhi di tutti.
Non è possibile che debbano essere i privati a sobbarcarsi il peso dell’imperizia degli Enti e delle
sovrastrutture di governo. Per far sì che si possa lanciare quel circolo virtuoso che il nostro territorio merita, è
oggi necessario che gli enti locali aiutino il turismo attraverso delle azioni sensate ed economicamente valide
volte ad investire ed innovare.
Il progetto dell’Enoteca regionale, già segnalato come un punto chiave del mio programma, è solo l’inizio. Non
ci sono soluzioni immediate per le complessi sfide che affrontiamo, ma sono convinto che possiamo
valorizzare ciò di cui giustamente andiamo fieri, e la creazione di un Fondo Rotativo per finanziare progetti
sostenibili e integrati che eleveranno l’esperienza turistica nella nostra regione è un primo passo.
Questa iniziativa mira a sostenere lo sviluppo di un turismo di qualità, con un occhio di riguardo verso il
cicloturismo, l’escursionismo, e la realizzazione di alberghi diffusi che valorizzino e incentivino le aree interne
e i borghi della nostra provincia.
Il Fondo Rotativo sarà uno strumento chiave per attrarre investimenti e per promuovere un turismo rispettoso
dell’ambiente e del contesto socio-culturale locale. Il nostro obiettivo è quello di creare un’offerta turistica che
sia sostenibile, che valorizzi le nostre risorse naturali e culturali uniche e che contribuisca allo sviluppo
economico delle comunità locali.
Attraverso questo fondo, intendiamo finanziare progetti che:
– Migliorino l’infrastruttura ricettiva con un focus sugli alberghi diffusi, per un’accoglienza turistica che si
integra armoniosamente nel tessuto dei nostri borghi storici.
– Promuovano il turismo attivo, come il cicloturismo e l’escursionismo, sfruttando la nostra posizione
privilegiata vicino alla montagna più alta degli Appennini e le nostre incantevoli colline.
– Valorizzino la nostra eccellenza enogastronomica, elemento distintivo della nostra offerta turistica. Questa
iniziativa rappresenta un passo fondamentale verso un modello di turismo che non solo rispetta e preserva il
nostro patrimonio, ma che contribuisce anche a rilanciare economicamente le aree meno conosciute della
nostra provincia.
Nel corso dei primi 100 giorni di legislatura, se eletto, lavorerò per assicurare che questo fondo diventi realtà,
fornendo le basi per un turismo più sostenibile e inclusivo, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo,
desiderosi di scoprire le bellezze uniche di Teramo.
Il Candidato consigliere regionale Dodo Di Sabatino Martina