L’AQUILA – “L’approccio con cui sono stati impostati i lavori della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica in Abruzzo dimostra che anche dall’opposizione si possono ottenere risultati e proporre soluzioni a problemi che ci trasciniamo da decenni. Dispiace constatare che, nonostante la massima apertura da parte mia ad affrontare qualsiasi tema mi venisse suggerito sia dalla maggioranza che dall’opposizione, il collega Domenico Pettinari continui a parlare in solitaria di acqua senza essersi mai presentato a una seduta della Commissione, nemmeno a quelle su temi di cui richiedeva interventi alla Regione. È troppo facile limitarsi sempre a chiedere ad altri di fare, ogni tanto è bene anche provare a risolverli i problemi piuttosto che indicarli e scaricare le responsabilità”. Così il Presidente della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica Sara Marcozzi.
“In questi mesi di lavoro in Commissione, che il 6 marzo arriveranno alla conclusione, abbiamo appurato che, prima ancora della sostituzione delle condotte, gli interventi da portare a termine sono quelli su digitalizzazione e distrettualizzazione delle reti, necessari per avere una gestione centralizzata e intervenire in maniera mirata dove è più urgente farlo. Ce lo hanno detto tutti gli auditi nelle decine di sedute che abbiamo convocato – prosegue la presidente -. È chiaro che chi non ha mai partecipato ai lavori questo non può saperlo. Per questi interventi dal Pnrr Regione Abruzzo ha ottenuto circa 66 milioni di euro, che sono stati erogati a seguito della presentazione di sei progetti diversi per i sei gestori presenti sul territorio. L’ho ritenuta un’occasione persa per presentare un progetto unitario e pensare finalmente l’Abruzzo come un territorio unico. Tuttavia, grazie al pungolo della Commissione d’inchiesta, Ersi ci ha comunicato che le società di gestione sono pronte a fare fronte comune quantomeno nel controllo perdite. È solamente uno dei risultati che abbiamo ottenuto, indirizzando il servizio idrico sulla strada indicata da tutti gli esperti intervenuti in Commissione: quello della gestione unica, nelle forme che la politica riterrà più opportuno scegliere”.
“Ai cambiamenti climatici, neve e conseguenze future, abbiamo dedicato diverse sedute. Abbiamo ascoltato i rappresentanti degli impianti sciistici e uno dei massimi esperti nazionali e internazionali sul tema, il professor Mario Tozzi. Abbiamo offerto una visione chiara sul futuro del comparto, appurando che l’aumento delle temperature è un dato di fatto e proponendo soluzioni a lungo termine che tengano insieme le esigenze di tutti. Mi domando come mai il Consigliere Pettinari, che chiede interventi in materia, abbia evitato di partecipare anche a queste sedute. Io voglio difendere il buon nome della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica e il lavoro svolto dai Commissari di maggioranza e opposizione che vi hanno partecipato e che ringrazio per l’apporto propositivo che hanno dato mostrando una grande maturità politica”, conclude Marcozzi.