ROMA – Ad onta delle trionfali asserzioni politiche e ministeriali, permane e permarra?, se non affrontata con determinazione e senso di responsabilita?, l’annosa carenza strutturale degli organici della Polizia Penitenziaria in servizio negli 8 Istituti detentivi abruzzesi. Dal recente incontro svoltosi ancora nella sede romana del Provveditorato regionale, in attesa, si auspica breve, del ripristino degli Uffici di Pescara, e? emerso che l’Abruzzo disporra? di un incremento di 72 unita?, tuttavia teoriche. A tale somma occorre detrarre innanzitutto 20 pensionamenti, gia? in atto e programmati entro il 31 dicembre, con l’ulteriore aliquota dei partecipanti 40 al Corso di formazione per Vice Sovrintendenti che vanifichera? le risorse umane destinate, data la vastita? degli interessati, con l’effetto che solo 12 saranno realmente disponibili. Paradigmatica dell’assurdo metodo la prospettiva per Sulmona, destinataria di 27 apporti, di cui 4 gia? in prepensionamento, 12 destinati al Corso Vice Sovrintendenti, 3 prossimi al trasferimento. Dai 27 propagandati a soli 8 realmente utilizzabili!

Risultano cacofoniche e irritanti, giacche? sistematiche e periodicamente reiterate, le encomiastiche dichiarazioni delle autorita? nazionali preposte, da tempo rese edotte della insostenibilita? della fattispecie, ma puntuali nel replicare determinazioni ingannevoli e di mera quanto vuota, come nel caso di specie degli organici del Corpo, facciata.

Il Segretario Regionale

Giuseppe NINU