ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Da mobilità sostenibile a tradimento insostenibile. Potrebbe essere riassunta così la decisione dell’amministrazione comunale di Roseto di spostare la velostazione, prevista dal progetto finanziato ‘MoVeTe’ del 2018, dalla stazione ferroviaria di Roseto alla zona sud in prossimità della cittadella dello sport”. A sottolinearlo il coordinatore cittadino della Lega di Roseto, Luigi Felicioni. “Un progetto, quello del MoVeTe,  – spiega – ispirato, fin dall’ideazione, allo sviluppo di concetti di mobilità sostenibile fino a farne sistema integrato: perno fondante la ciclabilità affiancata alla mobilità ferroviaria sviluppata come metropolitana di superficie sui territori e con Ferrovie dello Stato come partner del progetto. Una sinergia di intenti che avrebbe permesso, nel segno delle migliori politiche green, di utilizzare bicicletta e treno con le velostazioni a supporto del progetto e di rimando con sconti importanti applicati dalle FS sulle tratte utilizzate”.

“Oggi – continua – l’amministrazione comunale tradisce appieno questo concetto, dimenticando i riflessi sugli sviluppi turistici e sull’importante flusso scolastico che transita quotidianamente grazie agli istituti presenti in città. Un decisione scellerata e inutile, con un posizionamento periferico che avrebbe senso solo in affiancamento ad un sistema sviluppato con hub centrale nei pressi della stazione ferroviaria”.

“L’amministrazione Nugnes, attentissima e garante delle migliori e veloci modifiche urbanistiche, dimentica inoltre la possibilità progettuale di una velostazione leggera, amovibile e pienamente inseribile nei contesti centrali della città dimostrando, per l’ennesima volta, un totale distacco dal tessuto sociale cittadino e dal miglioramento della qualità di vita richiesto dai cittadini. Una decisione inaccettabile per noi di Lega Roseto, arrivata incredibilmente dopo 3 anni e mezzo di amministrazione pachidermica, che rinnega – conclude il coordinatore della Lega Roseto – anche le esperienze di tante altre città moderne e che porta all’ennesimo spreco di importanti risorse pubbliche con zero vantaggi sul reale miglioramento della vivibilità cittadina”.