TERAMO – “Ogni tanto un comunicato stampa carico di menzogne sull’ospedale ‘Val Vibrata’ di Sant’Omero viene diffuso a firma di rappresentanti locali che forse non sanno come lavorare per la Val Vibrata e di conseguenza strumentalizzano fatti specifici dell’ospedale. Non è vero che l’ospedale sia oggetto di una volontà di declassamento. E’ strumentale e banale attaccarsi alla trasformazione di una Unità operativa da complessa a semplice”. Durissimo interventi della consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marilena Rossi in merito alla polemica innescata sul declassamento dell’ospedale di Sant’Omero. “Il direttore generale Maurizio Di Giosia ha spiegato e rispiegato che nella visione moderna e attuale della sanità, e nella filosofia della Asl di Teramo, ciò che conta è la posizione occupata nella rete ospedaliera – continua la consigliera – non la singola attribuzione di titoli e il calcolo sterile di tecnicismi”.
L’ospedale della Val Vibrata è oggetto, è sotto gli occhi di tutti, di inaugurazioni, installazione di tecnologie diagnostiche (e non solo) di ultima generazione e inserimento di livello nella rete ospedaliera. Come accade a Giulianova, dove l’ospedale, con l’Ortopedia, è entrato in rete con l’ospedale di Teramo e i risultati dell’ortopedia a Giulianova sono addirittura entusiasmanti. E’ così che funziona oggi, cari amministratori locali vecchia maniera: oggi conta quello che si riesce a fare, non il titolo di cui fregiarsi. Perché mai la Asl dovrebbe puntare così tanto sull’ospedale di Sant’Omero se lo volesse declassare? E’ il contrario, ma purtroppo il concetto di sinergia, di rete, i concetti più moderni, non piacciono alla vecchia politica, che preferisce raccontare alla popolazione che ci sono disegni oscuri, affidati a una dirigenza connivente con qualche mente che organizza il male per l’ospedale di Sant’Omero. Tutto questo è ridicolo, oltre che, ripeto, vergognosamente strumentale”, conclude Marilena Rossi.