ATRI – La recente sentenza del T.A.R. Abruzzo – L’Aquila, Sez. I, del 7 gennaio 2025, n. 12, ha riportato al centro del dibattito una problematica di estrema rilevanza per il nostro territorio: la possibile realizzazione di un impianto di coincenerimento nella zona industriale di Stracca, nei pressi di Casoli di Atri. La decisione del T.A.R. obbliga la Regione Abruzzo a esprimersi entro il 7 febbraio 2025 sull’autorizzazione del progetto, con un esito che appare purtroppo orientato verso l’approvazione. Questo scenario sta generando grande preoccupazione tra i cittadini di Atri, le aziende agricole locali e tutte le persone che hanno a cuore il nostro territorio. La prospettiva della realizzazione di un impianto di coincenerimento in un’area ricca di aziende agricole e vicina a zone abitate desta profonde inquietudini. I rischi per la salute pubblica, derivanti dalle emissioni inquinanti prodotte da questi impianti, sono noti e documentati, così come gli impatti ambientali che potrebbero compromettere la qualità dell’aria, del suolo e delle risorse idriche. Inoltre, le attività agricole, fondamentali per l’economia locale, potrebbero subire danni in termini economici. Ricordiamo che questa situazione si sarebbe potuta evitare se il piano regolatore avesse previsto vincoli chiari e specifici per proteggere il nostro territorio da insediamenti industriali potenzialmente pericolosi. Già il 3 agosto scorso, durante un consiglio comunale, l’ex assessore all’ambiente aveva esortato il sindaco a coinvolgere tutto il consiglio comunale nella gestione di questa problematica, sottolineando l’importanza di un approccio unitario e deciso per rappresentare al meglio l’istanza di tutta la cittadinanza. Tuttavia, dobbiamo constatare con rammarico che questo appello è rimasto inascoltato e che il problema è stato sottovalutato, proprio come, sempre durante il suo intervento, l’ex assessore all’ambiente diceva di temere, portandoci oggi a una situazione di grande incertezza a una sola settimana dalla decisione definitiva della Regione. Di fronte a questa emergenza, Prospettiva Atri rinnova il suo impegno e la sua totale disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale per affrontare unitamente questa battaglia. Pur temendo che il tempo a disposizione sia ormai limitato, il gruppo di Prospettiva Atri è pronto a scendere in piazza, a discutere la questione in consiglio comunale e a fare tutto ciò che è necessario per difendere il nostro territorio. Esortiamo il sindaco a impugnare l’eventuale provvedimento regionale favorevole alla realizzazione dell’impianto, ribadendo che la difesa della salute dei cittadini e del nostro ambiente non è negoziabile e deve superare ogni divisione politica.
Prospettiva Atri