CHIETI – «Ho depositato quattro emendamenti al decreto Pnrr per fronteggiare l’emergenza frane che interessa il quartiere Santa Maria di Chieti e via Piane a Bucchianico». Così si è espressa stamattina la deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto, nel corso di una conferenza stampa tenuta per illustrare alcuni recenti risultati raggiunti in merito alla tutela del territorio e la valorizzazione del suo patrimonio, nonché per parlare delle azioni portate avanti in questi ultimi giorni per l’Abruzzo ai decreti attualmente in esame in Parlamento. «La risposta a questi emendamenti sarà la prova del nove: da qui capiremo se il governo di centrodestra è davvero sensibile ai problemi dei cittadini e se intende risolverli concretamente».
CAPITOLO FRANE. «Se è vero che esistono le risorse tanto sbandierate da Fratelli d’Italia per le emergenze sul territorio teatino, chiediamo che il loro stanziamento avvenga e non nelle annualità 2026-2027. Non avrebbe alcun senso aspettare – ha sottolineato Torto -. Non solo, perché con un altro emendamento chiediamo che i fondi previsti non siano 15 milioni ma esattamente il doppio. Inoltre bisognerebbe pensare anche a ristorare tutte quelle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni perché non ritenute sicure».
SANITÁ. L’esponente pentastellata non ha tralasciato il tema della sanità, da lei definita «una delle ferite più sanguinanti del sistema politico abruzzese». Dopo l’interrogazione parlamentare presentata nelle scorse settimane sulla vicenda dell’avviso pubblico per la nomina del nuovo direttore della Neurochirurgia di Teramo, Torto è pronta a un’ulteriore interrogazione. «Chiederò delucidazioni sulle prestazioni che la sanità pubblica sembrerebbe non garantire entro un determinato periodo, a differenza di quanto parrebbe assicurato con i medici intramoenia. I cittadini hanno il diritto di rivolgersi alla sanità pubblica e sottoporsi a visite mediche senza attendere tempi biblici. In tal senso un recente servizio televisivo – ha concluso Torto – ha fatto emergere delle situazioni all’interno della Asl di Teramo che lasciano delle perplessità e su cui desidero avere spiegazioni».
CORTE DEI CONTI. La deputata pentastellata si è espressa anche sull’ipotesi di chiusura della Corte dei Conti dell’Aquila nell’ottica di un accorpamento a quella di Napoli. «Non sono assolutamente d’accordo perché così facendo verrebbe a mancare un presidio di legalità sul nostro territorio», ha affermato Torto sottolineando di avere presentato una interrogazione parlamentare a risposta scritta al ministro della Giustizia ed al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. Poi l’attacco al centrodestra: «L’emendamento che prevede la soppressione della sede aquilana della Corte dei Conti è a firma di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Una proposta al momento in esame presso la Commissione Affari costituzionali di cui il presidente è Nazario Pagano, rappresentante proprio di Forza Italia. Ed è lo stesso Pagano che in questi giorni dichiara nelle interviste il suo impegno per la tutela di questo importante presidio di legalità sul territorio abruzzese. Mi chiedo quindi dove sia la verità, il centrodestra ce lo spieghi. O forse Pagano va contro le direttive del suo partito?».
GEOGRAFIA GIUDIZIARIA. Più in generale sulla questione giustizia la deputata ha lanciato un messaggio al governo: «Ci faccia capire da che parte sta. L’eventuale accorpamento della Corte dei Conti stona con l’intenzione di lasciare attivi in deroga i tribunali minori. Ci dicano chiaramente se sono favorevoli o meno ad una geografia giudiziaria che tende ad accorpare e accentrare». E poi riferendosi all’altra questione di dibattito, ossia l’ipotesi di trasferimento del tribunale di Chieti nell’ex ospedale San Camillo, Torto ha aggiunto: «Un progetto enorme che fa sorgere un dubbio sull’utilità di tale operazione. Non è che servirebbe anche ad ospitare i tribunali di Lanciano e Vasto in una politica di accentramento?».