TERAMO – Un Hub ospedaliero unico, capace di soddisfare i crescenti e complessi bisogni di salute dei cittadini della provincia di Teramo. In piena campagna elettorale, paradossalmente, il tema sta passando in secondo piano. Eppure, questa è la questione delle questioni: la salute delle persone. Liste di attesa, mobilità passiva, sicurezza e funzionalità delle strutture ospedaliere, peraltro, in parte insistenti in zone sismiche, hanno bisogno di soluzioni immediate ed adeguate. La nostra provincia non può permettersi di avere quattro presìdi ospedalieri, né omogenei, né lievemente differenziati, in strutture logistiche datate, disfunzionali, non allineate agli standard di una sanità sempre più tecnologica ed integrata. I cittadini hanno diritto ad una salute di qualità.
In tale direzione, la soluzione proposta dal Gruppo consiliare del PD di Teramo sembra essere la migliore disponibile. La localizzazione in Piano D’Accio garantirebbe il migliore raccordo viario possibile, incrociando i territori della Vibrata, della Costa e della Vallata del Vomano. Certamente, implementando reti efficienti ed articolate reti di gestione dell’emergenza nei diversi territori, nonché diffusi punti di cure primarie.
L’Ospedale unico provinciale, se così fosse, rivoluzionerebbe certamente la sanità provinciale teramana, ottimizzandone i costi, garantendone una maggiore sicurezza strutturale, favorendone la migliore integrazione tra i già valenti operatori, che spesso, purtroppo, preferiscono emigrare verso altre strutture, che presentano più elevate garanzie di efficacia, La politica, di qualunque colore essa sia, deve comprendere quanto una buona sanità pubblica sia l’elemento fondante della fiducia dei cittadini. Una provincia che conta 310.000 abitanti ne ha diritto e la politica ha il dovere di spendersi affinché anche i teramani abbiano standard sanitari tali da non costringerli, sovente, al turismo sanitario. Noi ci crediamo.