TERAMO – Il centro di cultura delle donne “H. Arendt” in occasione della giornata Internazionale contro la violenza sulle donne organizza per il prossimo 28 novembre un pomeriggio di approfondimenti e riflessioni su “Prostitute prostituite: l’uso del corpo delle donne tra sex work e schiavitù sessuale” preceduto dalla pièce teatrale di Dacia Maraini “Una Casa di Donne” con Ottavia Orticello, regia di Jacopo Squizzato. L’evento si svolgerà con un doppio incontro: nella Casa circondariale di Teramo, alle ore 14.00, e nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, alle ore 17.00.
Ottavia Orticello aprirà l’incontro nel Teatro della Casa circondariale di Teramo portando in scena brani di “Una Casa di Donne”, seguirà una conversazione tra le detenute e le/i componenti della delegazione. Si rifletterà sulla riduzione del corpo delle donne a oggetto di consumo nella vita quotidiana, nella prostituzione come scelta individuale e nella condizione delle prostituite: donne ridotte in schiavitù dai trafficanti di esseri umani che lucrano sui loro corpi in violazione dei più basilari diritti umani. La prostituzione ha un mercato florido grazie all’imponente portata della domanda. L’uso dei corpi femminili attraverso il denaro è un’istituzione fondante del patriarcato. Affrontare il tema coinvolgendo anche le donne detenute è imprescindibile nella diffusione della cultura e delle politiche che affermano la libertà e la dignità delle donne, diritti umani fondamentali nella costruzione di nuove relazioni paritarie tra i sessi per eradicare la violenza quotidiana contro le donne in famiglia e nella società in tutte le sue declinazioni: fisica, sessuale, psicologica o economica, compresa la privazione arbitraria della libertà nella vita pubblica o privata, in Italia e nel mondo.
Conoscere è fondamentale per costruire una cultura della relazione e del rispetto tra i generi a partire dalle ragazze, per questo una rappresentanza di studentesse delle scuole superiori.
Porteranno i saluti: Diego Di Bonaventura, Presidente della Provincia di Teramo; Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo; Luciano D’Amico, Rettore Emerito Università degli Studi di Teramo, Giovanni Timoteo, Segretario generale CGIL Teramo. Interverranno: Elena Marinucci – già Senatrice e parlamentare europea; Irene Giacobbe, giornalista, Presidente Power and gender – presidente AFFI Casa Internazionale delle donne; Oria Gargano – Presidente BeFree Cooperativa Sociale contro tratta, violenza, discriminazioni – Esperta italiana presso l’ Observatory of Violence Against Women European Women Lobby ( 2008-2016 Bruxelles); Laura Di Filippo, Docente di Criminologia – Università degli Studi Teramo, Vincenzo Castelli, Presidente On the Road. Introdurrà Guendalina Di Sabatino, presidente centro “H. Arendt; I Saluti finali saranno affidati a Anna Di Silvestre vice presidente centro “H. Arendt”.
Faranno parte della delegazione: Beta Costantini, delegata alle P.O. della Provincia di Teramo; Cristina Marroni, Vice sindaca di Teramo; Andrea Core, Assessore alla cultura del Comune, di Teramo; Sara Falini, Assessora Comune di Teramo; Alessandro Gilleri, produttore Golden Show Theatre, Cristina Marcone, avvocata, presidente della Coop. Sociale L’Elefante scs Progetto L’Elefante Bianco per il recupero dell’uomo maltrattante; Edda Migliori, giornalista; le Docenti del Liceo scientifico “ A. Einstein” di Teramo Chiara Conocchioli e Daniela Patriarca, le Studentesse dello stesso Liceo Siria Ubalducci, Pannocchia Alessia, Agnese Di Lorenzo, Suami Spadaccino, Daiana Piccirilli, Daniela Di Biagio, Giovanna Liberatore, studentessa del Liceo scientifico “M. Delfico”; Germania Goderecci, associazione Snoq, Gianna Cortellini, Legambiente, Gian Franco Pilati, fotografo, Adele di Feliciantonio, giornalista quotidiano il Centro, Maurizio Di Biagio, giornalista quotidiano il Messaggero.
L’Evento nella sala polifunzionale della Provincia, ore 17.00, sarà aperto al pubblico delle cittadine e dei cittadini, alle nuove generazioni di ragazze e ragazzi. Ottavia Orticello porterà in scena integralmente Una Casa di donne” di Dacia Maraini. Come da programma seguirà la riflessione ”Prostitute e prostituite: l’uso del corpo delle tra sex work e schiavitù sessuale” con gli interventi di Elena Marinucci, Irene Giacobbe, Vincenzo Castelli, Oria Gargano, Laura Di Filippo. Saluti del Presidente della Provincia Diego di Bonaventura, del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, del Magnifico Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola, del Segretario provinciale della CGIL Giovanni Timoteo. Introdurrà Guendalina Di Sabatino, i saluti finali saranno affidati ad Anna Di Silvestre.
Manila, una ragazza romana di 25 anni laureata in filosofia, rivendica la sua libertà e decide di prostituirsi… La giovane donna oggi potrebbe essere una delle tante escort super pagate, professioniste autonome, manager di se stesse…” una escort può guadagnare anche molto, ma per farlo deve mettere il suo corpo in anestesia, la sua sessualità in silenzio, essere solo uno strumento di piacere per chi paga, ovvero uomini che con il denaro si liberano da ogni rapporto di responsabilità”. Manila è un personaggio che sollecita riflessioni sul cambiamento del mercato della prostituzione negli ultimi 30 anni. Oggi sulla strada sono rimaste le donne italiane appartenenti alle fasce più fragili della popolazione (2007-2014 Codacons, oltre 28% in più), la stragrande maggioranza è composta da donne immigrate di origine straniera, donne dei paesi più poveri, e le ragazze vittime di tratta prostituite, contro la loro volontà e ridotte a tutti gli effetti in schiavitù. La Risoluzione europea del 26 febbraio 2014 (Honeyball) e la Convenzione di Istanbul ribadiscono che la prostituzione è una forma di oppressione e violenza di genere, che colpisce la libertà, la dignità, la salute delle donne e ostacola lo sviluppo della parità tra le future generazioni di donne ed uomini. Essa costituisce la più grave minaccia alla promozione sociale di tutte le donne. La prostituzione e la prostituzione forzata sono fenomeni di genere di dimensione globale, che coinvolgono circa 40-42 milioni di persone al mondo: 87% sono donne e bambine, 7% uomini, 6% transgender. I clienti sono più del 90% uomini, la prostituzione è pertanto causa della cultura patriacale e conseguenza di una disparità di genere. La legge Merlin, n. 75 del 1958, nel sancire la chiusura dei bordelli gestiti dallo Stato, introduceva i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione che restava legale in quanto parte delle scelte individuali grantite dalla Costituzione e stabiliva con chiarezza che nessun uomo ha diritto di proprietà, anche temporanea, su una donna…