ROMA – Un piano di rinforzo per gli Uffici Postali. Nel Teramano non chiuderanno più gli uffici postali ma saranno implentati con gli orari saranno modificati, gli sportelli riammordenati e potenziati a livello di videosorveglianza. Sono alcuni dei 10 punti approntati da Poste Italiane che stamane a Roma ha incontrato 4mila Sindaci dei piccoli Comuni italiani (sotto i 5.000 abitanti), in un evento promosso d’intesa con Anci e Uncem. Alla mattinata di lavoro, alla Nuvola di Fuksas, era presente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice premier Matteo Salvini, e la Ministra Giulia Buongiorno. Tra gli interventi, quello di Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Tra i comuni teramani presenti c’erano Pietracamela, Castel Castagna, Torricella Sicura, Basciano, Isola del Gran Sasso, Castiglione, Cermignano, Montefino.
“Tre i pilastri del nuovo patto che dobbiamo sancire con Poste, fiducia della comunità, capillarità dei servizi, innovazione – spiega Bussone – Dopo almeno dieci anni nei quali abbiamo faticato a capirci, oggi dobbiamo essere capaci di costruire i servizi del presente e del futuro. Mantenendo la capillarità della presenza di Poste sui territori, forte di quasi 12mila uffici, vogliamo fare in modo che questi presidi diventino luoghi di innovazione e restino punto di riferimento delle comunità. La fiducia storica in Poste fa sì che gli uffici custodiscano il risparmio, eroghino le pensioni, siano anche luogo di incontro. Abbiamo 200 Comuni in Italia senza più un esercizio commerciale e senza un bar. Le banche stanno chiudendo i loro sportelli in troppe realtà, anche urbane. Gli uffici postali devono diventare, in particolare nelle aree interne e montane, punti di erogazione di nuovi servizi, dalla gestione di documenti e pratiche, alla spedizione e alla ricezione di pacchi, proprio in una fase nella quale l’e-commerce ha picchi altissimi nei Comuni montani. Dobbiamo aiutare le imprese agricole e artigianali a usare questi nuovi strumenti. Gli uffici devono diventare punti di informazione turistica in accordo con Amministrazioni e Pro Loco, internet point e avere una porzione per il co-working, vendere quotidiani, giornali, o altri generi, gestire anche la logistica del farmaco d’intesa con le farmacie rurali”.