PESCARA – L’abbassamento dell’IVA degli assorbenti, un bene di prima necessità di cui non si può fare a meno, è stata l’anno scorso una vittoria giusta, sentita, trasversale. La lotta alla tampon tax è, di fatto, simbolo della battaglia per un welfare equo, solidale e progressista che vogliamo e di cui abbiamo bisogno, in questo momento storico più che mai. È evidente che il governo Meloni non riconosce l’importanza politica e sociale della questione e con la nuova manovra ha deciso di fare cassa rialzando l’IVA al 10%.
Una manovra che confonde le italiane e gli italiani: con una mano ha concesso gli sgravi fiscali alle mamme lavoratrici e con l’altra se li riprende con l’aumento del 5% sui prodotti igienici della prima infanzia (compreso il latte in polvere). Non tralasciando come sempre la questione culturale per cui si delinea una marcata differenza e diversa considerazione per le donne single o conviventi senza figli, alle quali non sembra essere dedicata nessuna azione, e questo nonostante siano tutte le donne italiane a soffrire condizioni di lavoro e di vita pesanti a volte insostenibili: ultime in Europa per occupazione, lontane spesso dal lavoro per occuparsi non solo di eventuali figli ma anche dei genitori anziani, delle persone con disabilità, del mondo.
E proprio a proposito di disabilità, la Conferenza sottolinea anche un’altra scandalosa scelta del Governo: nella Manovra si legge che i 350 milioni destinati ai progetti individuali per le persone con disabilità, previsti dalla nuova legge sulla non autosufficienza, sono stati spostati su altre poste di bilancio, parrebbe su quelle per il superbonus.
La vicenda del rialzo dal 5 al 10% dell’IVA di assorbenti e prodotti igienici per le donne e l’infanzia, come anche l’amministrazione squilibrata delle risorse dello Stato, dimostra dunque quanto non basti una donna sola al comando, se circondata da uomini e dentro a una cultura patriarcale. – Conferenza Donne Democratiche Abruzzo –