TERAMO – Quello che è stato messo in scena martedì 25 ottobre 2022, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, è l’agghiacciante spettacolo di squadristi dal pensiero unico, che nascondono il loro estremismo violento dietro la parola antifascismo.

Sono settimane che i ragazzi di Azione Universitaria hanno difficoltà nel portare a termine le loro attività, vittime di individui rabbiosi che con azioni violente e sistematiche hanno provato a sabotare e reprimere le normali attività di rappresentanza studentesca e di promozione dell’Associazione in questione.

Noi oggi denunciamo questa violenza, spettro che si aggira attorno a una generazione di sinistra priva di cultura. Violenza politica che risente, soprattutto a livello di opinione pubblica, dell’immaturità degli studi storici e, di converso, dell’eccesso di narrazioni memorialistiche e giornalistiche. Anteporre compulsivamente la violenza alla cultura, li ha resi schiavi di un’ideologia che non è riuscita ad evolversi nel tempo.

Stiamo davvero facendo passare come vittime i giovani che in quella mattinata volevano con la FORZA impedire un convegno autorizzato dall’Ateneo?

Stiamo davvero facendo passare il messaggio che la libertà di parola sia una strada a senso unico, che è giusto prevaricare manifestazioni del pensiero altrui se si rappresentano ideali di destra?

Ma forse non saranno vittime coloro che sono ostaggio da settimane di questi collettivi che si arrogano il diritto di decidere quali e quanti spazi avere o poter usufruire nelle università, chi ha il diritto di manifestare il proprio pensiero e chi ha il diritto di creare spazi culturali e di libertà per gli studenti negli Atenei?

Ricordiamoci che, se il fascismo non esiste più come opzione storicamente presente, anche la categoria di antifascismo è da riporre nell’armadio dei vestiti che non si usano più.

A volte abbiamo l’impressione che certi antifascisti, pur di mantenere in vita l’antifascismo, sarebbero disposti a fondare un partito fascista – (stralcio dal comunicato di Azione Universitaria Teramo)