Tra sabato 27 e domenica 28 ottobre, alle ore tre, tornerà l’ora solare, con gli orologi indietro di un’ora.
La domenica dormiremo un’ora in più ma il sole (si spera) tramonterà un’ora prima: più luce al mattino, vero, ma anche il buio sarà anticipato.
Nel 2019, comunque, sarà dato quasi certamente l’addio all’orario legale: i Paesi nordici spingono perché questo accada e c’e’ anche chi ricorda che, in fondo, il risparmio energetico per ciascuna utenza, almeno in Italia, oscillerebbe appena sui tre euro: ne vale la pena, considerati i problemi che genera il cambio dell’orario?
Analizzando i grandi numeri va detto che, nella nostra Penisola, nel periodo marzo-ottobre dello scorso anno (2017), il risparmio energetico ne ha prodotto uno di natura economica che ha sfiorato i 110 milioni di euro.
Il tema, in Agosto, è stato discusso dalla Commissione Europea, con una maggioranza che ha visto prevalere coloro che sono per l’abolizione: in pratica saranno gli Stati membri a decidere autonomamente se adottare, ma per tutti i 365 giorni dell’anno, l’ora legale, oppure no.
In conclusione ricordiamo che sui dispositivi elettronici (smartphone, pc, tablet) il cambio dell’ora avviene in automatico.