SILVI – “All’uscita della Ss 553, ancora una volta, si cerca di avviare la realizzazione di una nuova mega struttura commerciale”. A dichiararlo è la Sezione Art. 1 MDP Silvi che spiega: “Anche questa volta attraverso un accordo procedimentale, proposto dal proprietario dell’area Sorricchio Guido, già approvato nel 2010 dall’amministrazione Vallescura – Marini. Grazie alla nostra tempestiva opposizione a livello locale insieme alle associazioni ambientaliste, e agli interventi degli allora consiglieri regionali Franco Caramanico e Maurizio Acerbo, la Regione Abruzzo respinse il provvedimento, scongiurando di fatti l’eliminazione del vincolo paesistico insistente sull’area”.
Art. 1 MDP Silvi si chiede quale sia la compatibilità economica e sociale di questo nuovo procedimento, diverso da quello del 2010, che dà il via alla realizzazione dell’ennesimo centro commerciale sul territorio.
“L’amministrazione Scordella – prosegue la sezione Art. 1 MDP Silvi – vuole continuare la politica dei nuovi centri commerciali, in un contesto economico già troppo severo per piccoli commercianti e artigiani, costretti a competere non solo con la forza spietata della grande distribuzione ma anche con le nuove forme del commercio on-line. Si dimenticano così le esigenze dei cittadini e del commercio di prossimità che per noi significano la riqualificazione del lungomare e la definizione del centro commerciale naturale al centro della città”.
Per Art. 1 MDP Silvi ci si trova di fronte alla ennesima iniziativa imprenditoriale “che, con un chiaro carattere speculativo, non porterà nulla a Silvi e ai suoi cittadini se non un ulteriore appesantimento del traffico della zona e la chiusura di qualche piccola attività”.
Secondo Art. 1 MDP Silvi, è invece necessario avviare una seria riflessione sulle priorità e sulla sostenibilità dello sviluppo della città, partendo magari dal Polo Scolastico (previsto proprio in prossimità di quell’area) e dall’utilizzo degli accordi procedimentali, magari con un’assemblea pubblica e con una discussione aperta a tutti i cittadini.