PESCARA – Erika Alessandrini, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, torna sul progetto di allungamento della pista dell’aeroporto d’Abruzzo. Un progetto annunciato tante volte con lavori che secondo gli amministratori regionali di centrodestra sarebbero dovuti partire entro pochi giorni dalle loro esternazioni a mezzo stampa. Esattamente il 30 settembre di un anno fa Marsilio e lo stesso D’Annuntiis, che oggi trionfalmente annunciano l’inizio delle operazioni edili, sostenevano che entro ottobre del 2023 si sarebbero viste le ruspe in azione. Nulla di tutto ciò, così come lo scorso 6 febbraio, con le elezioni regionali alle porte, la consegna delle aree e posa della prima pietra avevabo trasformato la pista dell’aeroporto d’Abruzzo in Cinecittà, un set cinematografico nel quale erano stati chiamati come comparse operai ed escavatori che, lo stesso giorno, spente le telecamere, sono andati via lasciando il cantiere deserto per i successivi otto mesi.
“L’ennesima apertura del cantiere, dichiarata oggi dall’assessore D’Annuntiis, è solo l’ultimo atto di un fallimento annunciato,” ha dichiarato Alessandrini. “Lavori iniziati solo nelle conferenze stampa del centrodestra, vengono riproposti nuovamente con toni trionfalistici, e arriveranno, se mai vedremo un operaio aggirarsi in cantiere con abiti da lavoro, con un anno di ritardo, a conferma di come un’infrastruttura regionale tanto strategica venga trattata come un palcoscenico per spettacoli al sapore di farsa”.“L’approvazione del progetto era stata presentata come la grande opera e il biglietto da visita dell’Abruzzo per ospitare il G7 a Pescara di fine ottobre, ma ci si trova di fronte all’ennesima riprova di una gestione politica incapace di concretizzare le promesse e di riconoscere che, nonostante le risorse stanziate già nell’ambito del Masterplan per l’Abruzzo della giunta regionale 2014-2019, il centrodestra ha impiegato cinque lunghissimi anni solo per redigere e approvare un progetto di allungamento di una pista esistente e un anno, forse, per avviare realmente i lavori dal primo annuncio in merito” prosegue la Consigliera Alessandrini.
“Il grave e inaccettabile ritardo di un anno rappresenta un grave danno per l’economia e lo sviluppo imprenditoriale e turistico della nostra regione. Abbiamo perso tempo prezioso per lo sviluppo e le opportunità della nostra economia regionale,” ha aggiunto Alessandrini”. “Basta consultare i dati sui passeggeri dello scalo abruzzese, divenuti allarmanti: 37mila passeggeri persi in nove mesi a causa delle plurime ed incontrollate cancellazioni dei voli per Milano Linate, per Varsavia, per le riduzioni di orario per i voli verso Torino, Barcellona, Bergamo, Dusseldorf e svariate altre. Tra gennaio e luglio 2024 lo scalo abruzzese ha fatto registrare il -6,4% di transiti mentre la media italiana nello stesso periodo è +11,7%: questo è il modello di sviluppo e slancio che fa esultare il centrodestra abruzzese che dichiara, evidentemente continuando a sentirsi sul palcoscenico di un teatro di prosa, che ‘Pescara ha una delle migliori performance d’Italia’”.
Resta un ulteriore grave aspetto su cui la Consigliera si sofferma: “Da mesi, le mie pertinenti e motivate richieste di accesso agli atti presso la SAGA SpA, Società Abruzzese Gestione Aeroporto vengono negate – senza alcuna motivazione pertinente. Le mie richieste di ottenimento di semplici documenti come il provvedimento di inizio lavori, eventuali provvedimenti sospensivi operati dal direttore lavori, documenti relativi alle concluse conferenze dei servizi e i successivi documenti autorizzativi delle opere appaltate sono atti che Saga, in qualità di partecipata di Regione Abruzzo, dovrebbe fornire senza battere ciglio, essendo sottoposta a tutti i vincoli sanciti dall’art. 30 dello Statuto regionale che garantisce ai Consiglieri, per l’esercizio delle loro funzioni, di ottenere visione e copia di tutti gli atti e documenti amministrativi in possesso di società a partecipazione regionale. Invece al rifiuto di produrre quanto legittimamente richiedo, si aggiunge anche l’assordante silenzio del Direttore generale Sorgi, che interpellato più di sessanta giorni fa per esprimersi sulle mie controdeduzioni al negato accesso, non ha proferito una sola parola di risposta alla richiesta di una consigliera regionale nel pieno svolgimento delle proprie funzioni. Omissioni e forzature che rendono evidente la precisa volontà di evitare trasparenza e chiarezza su atti pubblici e relativi ad ingenti somme di denaro pubblico, rispetto ai quali, a questo punto, c’è da chiedersi cosa ci sia da nascondere e per quale motivo. Se alla Saga o in Regione pensano che il silenzio o le mancate risposte mi fermeranno, non hanno capito nulla. Sulla questione andrò fino in fondo per la chiarezza che le istituzioni, la politica e i tecnici devono ai cittadini per sapere come vengono spesi i loro soldi” conclude la consigliera Alessandrini.