ROMA – “Il centrosinistra, espressione dell’amministrazione comunale di Teramo, continua a sfuggire rispetto alla scelta della localizzazione dell’ospedale. Dalla conferenza stampa di oggi, infatti, tutti si aspettavano un’ indicazione in tal senso ma evidentemente gli esponenti del centrosinistra vogliono eludere l’argomento. Parlano di tutto tranne del luogo in cui l’amministrazione comunale intenderebbe ubicare l’ospedale. Che la sinistra sia a corto di idee e che il loro unico argomento su cui esprimersi sia Marsilio ed il centrodestra è un dato che da tempo evidenzio ma ora siamo al grottesco. Sembra che il luogo nel quale far nascere il presidio sanitario sia una decisione secondaria. Tutt’altro, invece, e lo dico da architetto, in qualsiasi corso di Progettazione all’università viene insegnato che non è possibile procedere senza conoscere il lotto dove verrà costruita l’opera. Dall’ubicazione, infatti, derivano tutta una serie di vincoli di contesto – come l’esistenza di altri edifici nella vicinanza, strade di accesso al lotto, opere di urbanizzazione – determinanti per la progettazione stessa. La realizzazione di un ospedale non è un modellino che si può piazzare ovunque ma è una costruzione che incide significativamente su un territorio. Appare chiaro come il centrosinistra stia evitando di compiere questa scelta, evidentemente perché divisa al proprio interno. Il governo regionale guidato dal presidente Marsilio, ha avuto la capacità di attrarre finanziamenti, circa 120 milioni, oltre ad aver dichiarato la disponibilità ad aggiungere proprie risorse per la realizzazione dell’opera. L’atteggiamento dell’amministrazione comunale e del Pd mi fa sorgere il dubbio che alla fine non vogliano realmente il nuovo ospedale a Teramo. Apprezzo, invece, l’iniziativa dei gruppi consiliari di minoranza nel richiedere un consiglio comunale sull’argomento in modo che si possa avere una espressione chiara dell’assise civica teramana sulla localizzazione del nuovo ospedale”. È quanto dichiara il senatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi.