PESCARA – “Sul raddoppio ferroviario la Regione rischia di perdere altro tempo prezioso per supportare i cittadini e le attività, che a 4 giorni dal termine di consegna delle proprietà fissato al 30 luglio, sono ancora soli, nonostante le loro e le nostre richieste di affiancamento nelle procedure di esproprio che Italferr sta facendo in urgenza, pur non essendoci una immediata correlazione fra la prima linea del cantiere e i terreni reclamati. Non sanno cosa fare, né come farlo e, nonostante l’urgenza, dalla Regione non hanno e non abbiamo avuto risposte. Anche RFI è latitante su questo aspetto: un silenzio grave e gravoso. Per questo sono tornato a sollecitare azioni e ho chiesto al presidente Sospiri di fissare l’audizione di RFI nella prima commissione dei capigruppo disponibile. A prescindere dall’opera, qui si tratta di difendere l’Abruzzo e di farlo con le giuste forze”. Così il consigliere regionale PD Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Infrastrutture.
“Trovo fondamentale conoscere la posizione ufficiale dell’Azienda sulla fattibilità della Variante Plus, che riguarda i Lotti 1 e 2 del tracciato Pescara–Roma e coinvolge operativamente Comuni e comitati che, ad oggi, non sanno ancora il perché l’alternativa non sia stata presa in considerazione e, cosa non trascurabile, meritano ascolto e risposte, mancate in tutti questi mesi e nei confronti ufficiali – incalza il consigliere -. Per questo con i comitati riteniamo che vada concepita innanzitutto una proroga sugli espropri, per dare agli interessati tempo per organizzarsi, nonchè tutte le informazioni utili su procedure e ristori e spieghi le ragioni dell’urgenza, visto che non siamo ancora alla fase operativa del cantiere e visto pure che le particelle per ora richieste sicuramente fanno più numero che sostanza, dal momento che sono in luoghi diversi e hanno grandezze minime.
“A fronte di tutte queste ragioni, il dialogo sull’opera va fatto, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, soprattutto cittadini e imprese che hanno perdite più ingenti dei benefici che questa infrastruttura porterà fra anni, quando si arriverà a realizzarla in tutti i suoi segmenti. RFI e Regione non possono latitare ancora, ma come enti attuatori, l’uno, e di riferimento a livello istituzionale l’altra, devono affiancare la comunità in questa fase. Un’altra occasione per farlo è l’incontro pubblico del 3 agosto alle 9 a Manoppello Scalo, in via Giuseppe Verdi, per compilare una lista di priorità sul fronte degli espropri da presentare a RFI e Italferr alla prima occasione utile”, conclude Di Marco.