PESCARA – “L’Osservatorio Regionale sul Credito, istituito dalla Regione Abruzzo in risposta alle sollecitazioni delle Organizzazioni Sindacali Confederali, rappresenta un risultato lungamente perseguito da Cgil, Cisl e Uil e delle rispettive associazioni di categoria Fisac, First e Uilca”. Lo affermano in una nota gli stessi sindacati.

Tutti i grandi gruppi bancari si dicono da sempre vicini al territorio, ma i numeri evidenziano una realtà ben diversa. In cinque anni – sottolineano le organizzazioni sindacali – oltre un quarto delle filiali presenti in Regione è stato chiuso (peggior dato in Italia dopo il Molise), il numero degli occupati è sceso quasi del 20% (oltre il triplo della media nazionale). In oltre sei comuni su dieci non esiste nessuno sportello bancario. Ma soprattutto, tra il 2017 e il 2023 i finanziamenti alle piccole imprese sono scesi di circa il 20%, nonostante gli oltre 2 miliardi di finanziamenti garantiti erogati nel periodo successivo al lockdown per il Covid-19, senza i quali il dato sarebbe ancor più pesante. E questo fa sì che l’Abruzzo sia una delle poche regioni nelle quali il numero delle imprese artigiane cessate sia superiore rispetto a quelle che nascono”.

L’Osservatorio servirà a fornire strumenti che agevolino l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. E, soprattutto – concludono – rappresenterà un interlocutore per i grandi gruppi bancari, nel tentativo di governare e, per quanto possibile, mitigare il fenomeno della desertificazione bancaria che tanto negativamente incide sulle prospettive di crescita economica della regione”.