GIULIANOVA – Solo per alcune considerazioni e per mandare un messaggio distensivo, il Comitato di Quartiere Annunziata interviene per l’ultima volta sul Comunicato dell’Associazione Conalpa di Giulianova, anche per raccogliere la dichiarata intenzione del Conalpa di “spegnere” ogni polemica:
Il Comitato Annunziata auspica per il futuro una fattiva collaborazione con il Conalpa, incentrato sulla stima e il rispetto reciproci, data la grande sensibilità ambientalista che lo anima.
Non ci dilunghiamo sulle accuse reciproche che sfiorano l’infantilismo (sei stato tu no tu…ecc..) poiché i fatti sono chiarificatori: L’Assemblea dei cittadini per discutere il progetto Conalpa, poteva essere convocata dal presidente del Quartiere di sua spontanea volontà senza obbligo alcuno, oppure il Conalpa avrebbe potuto obbligarlo con una raccolta di firme come previsto dal regolamento comunale. Il Presidente ha preferito la prima soluzione. Ha convocato un’Assemblea pubblica portando in discussione e al voto un solo progetto: quello di Conalpa. Questa non è “chiusura”, ma il contrario.
L’informazione sul progetto andava fatta prima dell’Assemblea con volantinaggi, incontri informativi, distribuzione di materiali, ma siamo sicuri che il Conalpa lo abbia fatto. L’assemblea doveva servire per discutere e votare.
“le deliberazioni sulle due precedenti proposte erano state approvate con la medesima composizione assembleare”, vero! Ci perdoneranno, però gli amici di Conalpa: questa osservazione è addirittura un tantino superficiale. Quando un voto è espresso all’unanimità, togliendo le mani alzate di chi non aveva diritto di voto, quale è il risultato della votazione? Anche un bambino risponderebbe: “unanimità”. Quando il risultato di una votazione divide gli elettori in due (all’incirca), togliendo i partecipanti che non avevano diritto di voto, quale è il risultato della votazione? Anche un bambino risponderebbe: “non si sa”. Le mani alzate erano tutte di aventi diritto? Con quali strumenti era possibile verificarlo? Questa verifica era impossibile. Forse ora è più chiaro perché il voto del terzo punto non poteva essere valido. L’Assemblea, infatti, In onore del voto democratico e nel rispetto dei cittadini presenti, ha accolto due proposte molto sensate: rinvio del voto e votazione segreta previa identificazione degli aventi diritto.
In ottemperanza, il Comitato di Quartiere ha rapidamente fissato la data della votazione, anche questo, nel rispetto dei cittadini presenti e soprattutto dell’artista a cui va tutta la nostra stima, ma quasi contemporaneamente arrivava la sua rinuncia e il giorno successivo il ritiro del progetto da parte di Conalpa. Questo Comitato decide di attendere prima della revoca dell’appuntamento per il voto. Forse un ripensamento è ancora possibile.
Ci voleva un coordinatore terzo e l’Assemblea è stata gestita male? Forse. La gestione delle Assemblee democratiche è un’arte che si impara. Tutto il Comitato è pronto per apprendere e migliorare la sua attività democratica.
Infine, il Comitato di Quartiere Annunziata augura buon lavoro a tutti i componenti dell’Associazione Conalpa per il proseguo dei loro impegni a favore dell’ambiente e della collettività.
Il Presidente del Quartiere Annunziata
Alessandro Brandimarte