TERAMO – Ci sarà un problema serio per il “recupero” dello Stadio Bonolis, soltanto se una delle parti dovesse recedere. Costituisce ancora un ostacolo, invece, la tempistica, perché entro la prima settimana di luglio la controversa situazione non approderebbe in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva (il dubitativo non è però frutto di solo ottimismo – ndr -).
Va ricordato che la transazione prevede nella restituzione dell’impianto alla proprietà (Comune di Teramo, con annessi e connessi) della sola gestione sportiva, ma a partire dal prossimo 01 Settembre 2024. Nel periodo estivo, infatti, è bene sapere che, esattamente dal 14 giugno al 31 agosto di ciascun anno, sarà sempre la Soleia S.r.l. a gestirlo.
In questa situazione si incastona la data del 12 luglio p.v., entro la quale il Città di Teramo, iscrivendosi al prossimo campionato di Serie D, dovrà indicare in quale impianto lo disputerà.
Non fosse il “Gaetano Bonolis” sarà quello di Castelnuovo Vomano… e poi, nel post Consiglio Comunale che verterà sull’argomento (anche dopo il 12 luglio e prima del 01 Settembre) ci sarà l’eventuale variazione da comunicare alla LND. Ma quale sarebbe il problema? Non c’è, infatti.
A meno che una delle parti dovesse recedere, come già detto.