TERAMO – Le associazioni venatorie Arci Caccia Teramo, ANLC Teramo, Enalcaccia Teramo e Italcaccia Abruzzo esprimono la loro soddisfazione per la decisione del TAR dell’Abruzzo che ha rilevato possibili illegittimità nel provvedimento della Regione Abruzzo. “Tale provvedimento, modificando i criteri di rappresentanza negli ATC, ha tentato di azzerare il pluralismo e di negare il diritto di una buona parte dei cacciatori ad essere rappresentati”, dichiarano in nota congiunta.
“Confidiamo ora che la Suprema Corte – sottolineano le associazioni venatorie – ristabilisca lo stato di diritto, riconoscendo le legittime aspirazioni dei cacciatori abruzzesi. Non possiamo, però, esimerci dal sottoporci alcune domande cruciali:
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A chi ha giovato questa discutibile iniziativa legislativa? Riteniamo che la risposta sia: ‘a nessuno, meno che mai ai cacciatori’.
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Non sarebbe opportuno, nell’attesa della pronuncia sulla legittimità della legge regionale n.11 del 2023, procedere al commissariamento di organismi che potrebbero essere dichiarati illegittimi? La nostra risposta è: ‘prima possibile, anche a tutela degli attuali componenti dei CGS’.
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Le prossime nomine dei componenti dei Comitati di Gestione, che ormai sono alle porte, saranno fatte con questa norma su cui deve esprimersi la Corte Costituzionale, oppure la Regione prenderà una strada diversa? Per noi, la risposta appare ovvia”.
“In attesa di un pronunciamento chiaro da parte della Regione Abruzzo – conclude la nota – restiamo vigili e determinati nel difendere i diritti dei cacciatori e nel garantire una rappresentanza equa e pluralista all’interno degli ATC”.
(foto di Piero Troiano)