TERAMO – Dal 1996, in virtù di una forte amicizia che lo lega tutt’oggi a Silvio Araclio, Stefano Canulli ha ideato l’immagine del Fauno per il Maggio festeggiante, ora MaggioFest, ogni anno diverso ma costante filo conduttore della kermesse culturale teramana. Canulli è un artista eclettico: illustratore, fashion designer, direttore artistico a tutto tondo e le sue opere saranno ora esposte a Teramo, proprio in occasione di quel MaggioFest (XXX edizione) cui ha dato il volto, nella mostra ‘Stefano Canulli e il Fauno del Maggio’ che rimarrà esposta a L’Arca da venerdì 27 maggio (inaugurazione ore 18) fino al 26 giugno con affiches, bozzetti e gouaches. “Il viaggio è il mio elemento stabile, necessità interiore di osservazione – dice di sé l’artista –. La mia cifra è il disegno, qualcuno ha detto di me che è la mia prima lingua, prima delle altre. Aiutare a definire l’armonia è ciò che mi muove intimamente”.
Di lui e de ‘Il mistero Canulli’ ha scritto, invece, Guillaume Thomas: “Da qualche decennio, le opere di ‘S.C.’ illuminano pubblicazioni, schermi, scene e teatri tra i più prestigiosi. Ma dove avete potuto vedere Stefano Canulli? Ogni informazione che ci permetta di afferrare anche noi, questo disegnatore di leggenda sarà premiata. Esteta tanto discreto quanto raffinato, l’uomo ci sfugge. Chi si nasconde dietro ‘S.C.’? Questa firma, ultima zampata felina che mette il punto finale ad un disegno incisivo e incantevole, ci illumina: è una cicatrice, quella dell’Incontro con la Bellezza, fugace ma indelebile. Roma. Città natale e prime esperienze. Con una curiosità vorace, il piccolo Stefano divora la città eterna: i suoi occhi osservano, scrutano, penetrano, il suo cervello scompone, ricompone, immagina, infine la sua mano traduce e afferra la realtà, la fa sua, e la trasfigura. Molto presto, Stefano è bilingue: parla l’italiano e il disegno. Autodidatta precoce, di un’indipendenza impetuosa, surrealista convinto, eccentrico e pazzo di Bowie, egli resta un anno alle Belle Arti di Roma, lascia la scuola e inizia la sua “carriera”… a 19 anni! Sono gli anni 80, fiammeggianti ed intrepidi, come il nostro giovane Stefano. Scoperto da Roberto Capucci e Valentino, mette al servizio dei due grandi Ateliers romani i suoi talenti da illustratore e il suo gusto inimitabile. Disegna allora le loro creazioni e realizza la direzione artistica delle loro campagne pubblicitarie. In parallelo, firma anche le copertine del mitico magazine italiano ‘Vanity'”.
E ancora: “Parigi. La Ville Lumière, quella dello spettacolo della Maison Mugler. Il suo creatore chiama Stefano per la sua “mano” notevolmente emerita. Sono le prime battute di una collaborazione intensa tra i due artisti sull’insieme della creazione Couture della Maison, le campagne pubblicitarie ed i profumi (Angel, A-men, Alien, ed il recente Aura). E poi? Il disegno rimane per Stefano la linea conduttrice: esposizione al MoMA di New York, pubblicazione di un’opera storica sulle mode fuori norma, il ‘Précis d’extravagance’, interamente illustrato da lui, creazione di costumi per gli shows del Cirque du Soleil a Las Vegas, per il Crazy Horse di Parigi e per il Friedrichstadt-Palast di Berlino, direzione artistica per Cartier, Cointreau, Christian Louboutin… Insomma, l’avete riconosciuto adesso lo ‘zampino S.C.’? E’ questo il tocco d’eleganza sferzante, raffinatezza corrosiva, questo spirito vivace. Umile ma inconfondibile, Stefano diventa eminenza grigia, tra il ‘velluto e il raso’. Il velluto come l’ombra di un tendaggio che dissimula, quello di un interno ricco e segreto, il raso per la luce, la sensualità… E sempre tangibile, la necessità di comprendere il ‘ballo della vita’ ed il bisogno di rappresentarselo, di rapirlo con il suo segno, di sovvertirlo, risentirlo intimamente per sublimarlo meglio. Per Stefano, ‘c’est oeil & papier'”.
Stefano Canulli: Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Roma, a 19 anni viene “scoperto” da Roberto Capucci e Valentino e inizia nelle due grandi Case di Moda la sua carriera di illustratore dal tratto raffinato e inimitabile. Vive tra Roma e Milano e dal ’94 a Parigi, ma poi ovunque il lavoro lo porti: Montreal, Las Vegas, Berlino, Londra. Ha lavorato come costumista per il Teatro, Cinema, Tv dal ‘79 all’82 per Patron Griffi, Sergio Citti, Julio Iglesias, 1982 Mauro Pagano, “il ritorno di Ulisse in Patria” Salzburg, 1983/84 Piero Tosi (“Vedova Allegra” Bolognini, “Fred&Ginger”, “Vizietto3”, Pirandello…) “Orsolina…” e “Livietta e Tracollo” Spaziotre Teramo. Cirque du Soleil Las Vegas- 2003 “Zumanity”, 2006 “Love”, 2009 “Viva Elvis”, 2010 “Crazy Horse” Paris, 2013 “Mugler Follies” Paris, FriedirichStadPalast Berlin, 2009 “WYLD”… 2018 “Vivid” costume designer in collaborazione con Philip Treacy, 2021 “Arise”. E ancora, illustrazioni per: 82/85 Capucci, 87 Valentino, 86/88 Vanity, …Rockstar, Emois, Igedo Dusseldorf, Repubblica-Soul Music, Chiara Boni, Piattelli, Tichy, Vidal, Dellera fur, ANCI (Gala espositivo MOMA, New York), Astor, Maggiofest, Candy magazine 2014, the Best of Paris 2017…Icon 2022, 93 apertura Carousel du Louvre 48 vetrine dipinte 95″Precis d’Extravagance” pubblicazione book. Special Design: Giganti… Football World Cup 89 Paris. Come collaboratore speciale di Thierry Mugler; ha avuto con lui un’alternanza creativa di stimoli (lui la descrive come “ping-pong”), è stato il suo direttore artistico e designer per temi, soggetti e sviluppi, poi direzione della realizzazione: Moda RtW, Haute Couture, pezzi unici, make up, Inviti, video (Too Funky, Z- Chromosome …) pubblicità profumi, progetti speciali (Tag Heuer, virtual f-show Monaco, showcase design Sacks fifth av.) Costume design Zumanity, Wyld… next: Mugler-Expo Fine Art Museum Montreal CA. Art Direction – Adv: Mugler perfumes; A-Man, Angel, Alien, Aura. Cartier catalogues, Louboutin perfumes, Wonderbra Dita VT. Video: Arielle Dombasle, Elodie Fregé, Miss Fame, Sehrat. Editorial: Vanity fair, Eye-mazing.