NERETO – Non avremmo voluto ma è necessario tornare a parlare dell’eterno cantiere dell’ex campo sportivo Romeo Menti.
Ne dobbiamo parlare perché, ad un anno dalle ultime elezioni comunali, dopo aver di nuovo ascoltato il Sindaco annunciare e promettere mirabolanti inizi di lavori, la situazione del cantiere è ancora del tutto ferma. In verità è dall’anno 2019 che, con cadenza più o meno semestrale, l’attuale Amministrazione rilancia la solita notizia circa l’imminente apertura del cantiere, a cui fa riscontro un immobilismo ormai diventato quotidianità.
Siamo arrivati al sesto anno di mandato del Sindaco Laurenzi e non possiamo che evidenziare la lunga serie di errori e di promesse non mantenute sul Menti che hanno caratterizzato la sua azione amministrativa.
Non ci eravamo illusi sulla ripresa dei lavori quando abbiamo assistito alla miracolosa comparsa di una ruspa in piena campagna elettorale solo per effettuare la pulizia del cantiere; ovviamente nulla più abbiamo visto se non, di nuovo, il cantiere abbandonato.
Eppure, oggi il Sindaco non può accampare la solita scusa dell’aumento dei prezzi, di un parere non arrivato, di una gara da effettuare, di una pandemia da cui uscire. Oggi c’è solo l’incapacità a saper gestire e portare a conclusione, nei termini di contratto, i lavori pubblici.
Infatti, il Menti non è l’unico lavoro che sconta un ritardo ingiustificato ed ingiustificabile ma va, purtroppo, a braccetto con molte altre opere, sia piccole che grandi.
L’immagine attuale dell’area ex Menti è oramai congelata a quella di un cantiere bloccato, che si rianima solo in campagna elettorale per racimolare qualche consenso.
Anche il più ottimista e visionario degli osservatori rimarrebbe disilluso davanti a tanti proclami rimasti poi irrealizzati e davanti a tanta inadeguatezza nel gestire importanti opere per il paese e per i cittadini – PD Nereto – (foto d’arhivio)