PESCARA – I volontari del Progetto Salvafratino Abruzzo continuano a monitorare la costa abruzzese per segnalare la presenza del Fratino e dei suoi nidi. Il Progetto è promosso dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano e dal WWF Abruzzo e aderiscono i volontari di Guide del Borsacchio, Guide del Cerrano, Legambiente, LIPU, ProNatura, WWF e singoli appassionati. L’attività sul campo ha permesso di individuare un nido di Fratino anche sulla costa vastese, “un’ottima notizia per quel tratto di litorale che in passato aveva ospitato la specie nidificante, ma dove negli ultimi anni si erano registrati soltanto tentativi di nidificazione non andati a buon fine” spiega, in una nota, il WWF Abruzzo. “È dunque importante che vengano messe in atto tutte le tutele possibili per garantire al Fratino di portare a termine la nidificazione e alle uova di schiudersi. I rischi per la specie e per i nidi presenti sul litorale sono infatti altissimi, in particolare dovuti alla attività di pulizia meccaniche e alla presenza di cani vaganti lungo le spiagge, nonostante le disposizioni esistenti impongano l’obbligo di usare il guinzaglio o il divieto di ingresso di cani sulla spiaggia in determinati tratti. La pulizia meccanica della spiaggia rappresenta un grande rischio per la nidificazione sia per la possibile distruzione dei nidi sia per il disturbo che arreca alle coppie di fratini in fase riproduttiva”.

Per evitare danneggiamenti e disturbo in questi mesi fondamentali per la tutela del Fratino, specie protetta a livello nazionale e comunitario, sono in vigore disposizioni precise sia nel Piano Faunistico Venatorio abruzzese che nell’Ordinanza balneare regionale. “A marzo, all’inizio della stagione balneare, l’Area Marina Protetta, la Guardia Costiera e il WWF hanno inviato inoltre una nota a tutti i comuni costieri per dare indicazioni su come effettuare la pulizia delle spiagge – informa l’associazione ambientalista – mettendo a disposizione i volontari del Progetto Salvafratino Abruzzo per verifiche sulla presenza del piccolo trampoliere nei vari tratti di costa. Chiediamo, dunque, all’Amministrazione del Comune di Vasto e a tutti gli Enti preposti alla tutela della specie, ai quali è stata prontamente segnalata la presenza del nido, di intensificare i controlli sul territorio e di sospendere qualsiasi intervento sul litorale che possa arrecare danno o disturbo al Fratino”.

 

foto di Angelo Stama