TERAMO – Torna a mani vuote la Mediterranea Teramo dalla trasferta nella capitale. Al PalaFonte è infatti la Carver Roma ad aggiudicarsi 84-69 un match che ha visto i biancorossi giocarsela alla pari per 2 quarti, tenendo ancora in bilico il risultato nel terzo periodo, senza però riuscire a competere fino alla fine. D’altro canto gli avversari hanno saputo prendere in mano l’inerzia della partita dall’intervallo in poi, gestendo egregiamente i ritmi di gara e fiaccando ogni tentativo della Teramo a Spicchi di rientrare. La fisicità dei giocatori della Carver ha fatto la differenza sia sotto il proprio tabellone che in attacco. La capacità di chiudere la propria area da una parte e di andare al ferro dall’altra ha così convinto la sfida a indirizzarsi nei binari preferiti dalla formazione laziale.
I biancorossi ci hanno provato a dare fastidio alla Carver ma non hanno mai trovato continuità sia in attacco che in difesa e anche le scelte di tiro nel tentativo di recuperare sono state dettate più dall’istinto che da lucide letture: “Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato nel match contro la Carver Roma – questo il commento a fine gara di coach Massimo Gramenzi – per il tipo di squadra che è e per il suo modo di giocare, soprattutto sul proprio campo. Faccio quindi i complimenti agli avversari per come hanno interpretato e vinto la partita. Hanno messo sul parquet il quadruplo dell’energia, della voglia, della cattiveria agonistica, della determinazione rispetto a noi. Dopo il primo tempo, sotto di 1 punto, la gara era sostanzialmente in equilibrio e invece dall’intervallo in poi siamo gradualmente scomparsi dal campo, soprattutto per quanto riguarda l’intensità e la voglia di sacrificarsi in difesa. Abbiamo concesso troppi canestri facili e contro una squadra che abitualmente segna meno di 70 punti di media abbiamo subito 84 punti”.
Restano ancora 4 gare da disputare e la classifica non condanna ancora nessuno ma il tecnico biancorosso ribadisce come queste gare necessitino di una maggiore solidità mentale per essere affrontate al meglio: “Su questi campi – ribadisce coach Gramenzi – e contro giocatori che mettono tantissima energia, che mettono le mani addosso in difesa, bisogna sacrificarsi e sbattersi di più. Un’altra cosa che non mi è piaciuta è stato il nervosismo che abbiamo generato. Ce la siamo presa per il metro arbitrale andando fuori giri. In altre occasioni siamo stati bravi a interpretare meglio il metro arbitrale comprendendo il tipo di partita che va giocata e calandosi di più nella parte. Esserci innervositi ci ha fatto uscire dalla partita e questo non deve accadere. Meritati quindi i complimenti per gli avversari ma dal nostro canto c’è da analizzare bene cosa non è andato per il verso giusto nella gara, in particolar modo nel secondo tempo”. E’ già pronto a tornare in palestra a lavorare coach Gramenzi, anche perché il prossimo incontro ci sarà giovedì (ore 20:00) sul campo del Ferentino Basket. E in quel caso la TaSp dovrà farsi trovare più pronta per provare a centrare il primo successo in esterna nei play-in silver.
- Carver Roma: Di Bello 12, Stramandino ne, Ciancaglini 9, Benincasa 15, Rapini 25, Galli 3, Taurchini 2, Vitti 3, Fucek 6, Pizziconi, Gheorghiu, Lucarelli 9. All. Marco Tretta
- Mediterranea Teramo: Gaspari ne, Moretti 3, Trovarelli 7, Massotti, Di Gregorio ne, Prenga 13, Guardigli, Di Paolo 11, Di Febo 13, Zalalis 22. All. Massimo Gramenzi
Parziali: 19-21, 45-44, 58-53, 84-69 (19-21, 26-23, 13-9, 26-16) – Ufficio Stampa –