TERAMO – I cittadini della Cona, a Teramo, si sentono abbandonati dalle Istituzioni, relativamente ad un problema storico che affligge il quartiere, quello della centrale Enel e il suo spostamento. “L’annoso problema della delocalizzazione della Centrale Elettrica (Cabina Primaria Teramo Città)  – afferma in una nota il gruppo spontaneo di circa 50 residenti del quartiere – non viene affrontato in maniera decisa e risolutiva da parte dell’Amministrazione Comunale che collabora con ENEL, ma non con i cittadini che si adopereranno, in ogni modo, per la delocalizzazione, ancora possibile, della centrale fuori dal quartiere e non per uno spostamento a soli 20 metri”.

Sulla “finta delocalizzazione”, come la definiscono, i cittadini pongono quindi 20 domande all’Amministrazione Comunale di Teramo “dalla quale si attendono risposte:

1. Perché, di fatto, nel quartiere Cona si sta delocalizzando l’elettrodotto ma non la Centrale Elettrica?
2. Perché ad E-Distribuzione e Terna si sta lasciando ‘carta bianca’ nell’attuazione del progetto riguardante la CP, le linee aeree e in cavo, nel silenzio degli Enti Locali che non lamentano GRAVI OSTACOLI ALLA REALIZZAZIONE dell’opera?
3. Perché nelle elaborazioni tecniche redatte da Terna si enfatizza che E-Distribuzione è andata incontro alle richieste di razionalizzazione dell’intervento originate e portate avanti da circa un decennio da comitati di cittadini del centro urbano (!) di Teramo, APPOGGIATE e VALORIZZATE dall’Amministrazione Comunale di Teramo, della Provincia di Teramo e anche dalla Regione Abruzzo? CHI SI GIUSTIFICA SI ACCUSA?
4. Perché NON si sta realizzando una VERA DELOCALIZZAZIONE in aree a suo tempo individuate?
5. Perché si vuol far passare il falso messaggio che la Centrale viene delocalizzata in una zona a scarsa densità abitativa?
6. Perché si parla solo di varianti agli elettrodotti e cavidotti dichiarando che si delocalizzeranno allontanandosi dalle esistenti abitazioni privilegiando tracciati periferici con l’intenzione di riqualificare (?!) l’area sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico, ma, aggiungiamo noi, NON DAL PUNTO DI VISTA URBANISTICO? FORSE LA REALTÀ È SOLO PER AGGIRARE UNA ZONA A RISCHIO IDROGEOLOGICO?
7. In quale fase procedurale si trova la richiesta di assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) ai sensi dell’art. 23 del DLGS 152/2006 avanzata dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura al fine di superare le CRITICITÀ EVIDENZIATE sia dal Ministero che dalla Soprintendenza ABAP Abruzzese?
8. In quale fase procedurale si trova la richiesta di assoggettabilità a VIA ai sensi dell’art. 19 del DLGS 152/2006 integrata con la procedura di VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale) avanzata dalla Direzione Generale per la Crescita Sostenibile e la Qualità dello Sviluppo dell’allora Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica) che ritiene NON SIA POSSIBILE ESCLUDERE LA SUSSISTENZA di IMPATTI POTENZIALI SIGNIFICATIVI?
9. In quale fase si trova l’iter valutativo necessario a superare un’interferenza Aeronautica con l’Aeroporto di L’Aquila Preturo su uno dei tre interventi da eseguire?
10. Perché l’allora Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica) lamenta la MANCATA ACQUISIZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE DELLA NUOVA CABINA PRIMARIA per COMPRENDERNE il SUO ITER AUTORIZZATIVO e un QUADRO PROGETTUALE DEFINITO?
11. Cosa risponde l’Amministrazione Comunale a questa scarsa trasparenza sollevata dal Ministero citato?
12. Perché si deve assistere ad uno slalom di cavidotti all’interno del quartiere? In quale fase si trova la valutazione di rischio incendi, attività di interesse dei Vigili del Fuoco?
13. PERCHE’, SORPRENDENTEMENTE, l’UFFICIO del PIANO dell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE e gli ALTRI ENTI LOCALI, TUTTI PORTATORI DI INTERESSI, NON HANNO CHIESTO E NON CHIEDONO UNA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA?
14. La Legge della Regione Abruzzo sulla salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico spesso richiamata nel Piano Energetico e Ambientale della Provincia di Teramo, è stata rispettata?
15. L’ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) si è pronunciata sulla Relazione dei Campi Elettromagnetici, documento elaborato da Terna?
16. Quali sono le pronunce del Genio Civile riguardo le varianti che si stanno eseguendo?
17. Le fasce di rispetto ai fini della tutela della popolazione residente dai rischi derivanti dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sono state rispettate con la mancata delocalizzazione?
18. Quanti soldi pubblici sono stati finora spesi per questo assurdo progetto con tutte le GRAVI CRITICITÀ di REALIZZAZIONE come evidenziate in atti ufficiali?
19. UNA TOTALE DELOCALIZZAZIONE DELLA CENTRALE DAL CONTESTO URBANO ad UN CONTESTO PERIFERICO AVREBBE COMPORTATO TUTTE QUESTE CRITICITÀ, COSTI, PROBLEMATICHE URBANISTICHE e RITARDI NELL’ESECUZIONE?
20. L’obbligo di Terna di inserire una descrizione delle alternative ragionevoli prese in esame, adeguate al progetto e alle sue caratteristiche specifiche, compresa l’Opzione Zero (riportata negli atti progettuali) con indicazione delle ragioni principali alla base dell’opzione scelta prendendo in considerazione gli impatti ambientali è STATA CORRETTAMENTE MOTIVATA?”.

Seguono alcune delle 50 firme.