TERAMO – “L’incognita Primo Riccitelli” è l’ultimo saggio di Silvio Paolini Merlo dedicato, a 80 anni dalla morte, alla “controversa e alquanto trascurata figura di un musicista che è invece da indicare senza esitazioni tra i maggiori compositori abruzzesi degli ultimi due secoli”, si legge nella presentazione del volume edito da Aracne. Nato a Campli e morto a Giulianova a cavallo del secolo scorso, Riccitelli “dopo l’iniziale successo conobbe un periodo di minore interessa – spiega l’autore – a causa di una serie di vicissitudini dell’epoca, come l’ascesa del fascismo e il periodo bellico”. Eppure il celebre compositore rappresentò “un caso unico, molto singolare all’interno della Giovane Scuola Italiana – dice ancora Paolini Merlo – portando avanti un discorso in linea con la tradizione di tipo classico, dedicandosi per buona parte della sua vita al genere della commedia musicale”.

Presentato questa mattina, per quanto consentito dalle norme Covid, nella sede dell’Associazione che porta il nome del musicista, il saggio sulla figura e l’opera di Primo Riccitelli propone un “primo censimento della produzione riccitelliana, nota e ignota, che può ora giovarsi della riconfermata conservazione delle parti orchestrali di Madonna Oretta da parte dell’editore Sonzogno, erroneamente credute distrutte durante il secondo conflitto mondiale, oltre che del ritrovamento di inediti del periodo giovanile in lasciti privati”. “Cerchiamo di riportare l’attenzione sulla figura ddi Riccitelli che dà il nome alla nostra associazione – ha detto la presidente Alessandra Striglioni ne’ Torie nel luglio lo prossimo gli renderemo omaggio con un evento musicale recitativo, nell’ambito del Festival Farnesiano”.

 

ASCOLTA ALESSANDRA STRIGLIONI NE’ TORI

 

ASCOLTA SILVIO PAOLINI MERLO