E’ impazzito. Dicono che sia impazzito. A Giulianova ridono ma lui grida, urla, strepita, offende, minaccia . E’ in caccia, casa per casa, strada per strada, li cerca, li vuole stanare. “Chi ha firmato, chi ha firmato “ . Sembra impazzito l’ex imprenditore Peppino Casalozzi, oggi portavoce di Woody Costantini.  In preda ad una crisi di lacrime e rabbia gira furente per le strade giuliesi, in cerca dei firmatari del documento. Interviene. Scrive. Dibatte e si batte sui social per ore e ore come se non ci fosse un domani. Aggredisce. Scrive anche sulle pagine altrui quello che dovrei e/o non dovrei fare io. Oddio che paura. Quoss’ n’aff’l’. Il giorno che dovreste vedermi avere paura di un portavoce che pensa cò la cocc’ d’ unattr  abbattetemi. Vi prego abbattetemi. Però un problema c’è: il gelato di Marechiaro  potrò ancora prenderlo ? E la colazione alla sprint ? Dovrò rinunciare o chiedere il permesso  al novello Casalino? Adesso, lo ammetto, ho paura di andare a Giulianova. Ittio  che paura.  Ittio che tristezza da imprenditore a portavoce .  Intanto pare che un gruppo di uomini armati di cazzate, molti con il borotalco sotto il naso, del gruppo #teniamofamiglia si aggirino sul lungomare. Altri, bava alla bocca, in cerca di nemici vagano sul porto e sarebbe da cappiàj’ li saccocc’ ? Quelli della banda armata #cerchemnafatja – molti con il borotalco sotto il naso – presidiano il belvedere del paese.  Il fortino NovaLega, il Papetee del nuovo corso degli adoratori del dio Drago – tutti adoratori delle tasse, dell’euro e fratelli degli immigrati – è presidiato dal plenipotenziario che ha voluto e trattato il passaggio, e decide tutto: Paolo Giorgetti.

Secondo un gruppo di  neo intellettuali – in coma fino a ieri – Woody Costantini, autonominatosi dittatore della repubblica di Gigli, forse illuminato dalla sua visita alla Madonna de lù splennor  che gli predisse “Figliolo non andare con i fratelli di Giorgia, che un grande peccatore e inquisitore,  Giandonato de Torquemada è amico della culona e del suo consiliori Gianni ,e tra un anno ti si inchiappetta e tu resti senza arte, ne parte, ne fatja a Gigli. Vai nella Lega che lì puoi fare l’intellettuale convertito sulla via del Quaresimale”. E così, forse, per questa profezia, dopo una lunga catarsi, tra dolori e sofferenze, tra estenuanti oscillazioni, benedetto da Fra Paolo l’eremita detto “barbaria”, che al convento  ha sostituito la scritta “Pax et bonum” con un più lapidario e veritiero “Fregna o Spagna purchè si magna” ,  ha ufficializzato l’ingresso nella Lega.

Ma quanto dolore. Quanta sofferenza. C’è chi parla della comparsa di piaghe al costato. Uno dei suoi amici molto noto per l’uso abbondante di cipria sul naso grida al miracolo. E testualmente davanti alla Cimar mi ha detto – lo giuro – “Lo ha fatto per noi così ora Salvini ci aiuta. Così doveva andare”.   Laudemus. Alla volontà di Dio non possiamo opporci.

Tanti rammentano il peregrinare politico dell’attuale Sindaco  antifascista di Giulianova. Ma meno rammentano che a Giulianova fece tappa  Tommaso il cutatolo  per  invitare gli amici suoi e di pinocchio – che torna, tranquilli che torna – a votare Woody Costantini “per fermare la Lega”

Un documento che gira si chiede se il dittatore  – che ha trattato la democratica Giulianova come una repubblica delle banane – rappresenta ancora il popolo giuliese ? Certo non rappresenta più l’espressione del voto dei giuliesi. Dovrebbe dimettersi ? Ha compiuto un miserevole inganno? E’ stato attore di seconda scena di una cinica truffa elettorale ?

E si chiede dove siano le coscienze libere che hanno aderito al “progetto civico” impietosamente rinnegato per soddisfare le smisurate ambizioni, sue. E gli interessi di altri. Dove sono i giuliesi ? Accettano un tale sfregio alla onestà politica ?

Un gruppo di sigle scrive che dovrebbe dimettersi e candidarsi  con la Lega in nuove elezioni comunali. E mentre lo scrivono sanno benissimo che Costantini non ci pensa per niente a ricandidarsi a Sindaco di Giulianova.

Queste sigle dichiarano la mobilitazione dei propri  simpatizzanti  e si lasciano andare ad una  dichiarazione improvvida “ sono numerosi ed indignati”.  Scusate ma sono  dubbioso e incredulo come Tommaso Didimo, l’apostolo.

Dove sono tutti questi  “numerosi” che credono in una “buona politica” . Quando si è votato  non lo sapevano – non tanto chi è Costantini –  chi c’era dietro ? Ora va bene i proclami. Va bene tutto. Però , visto che a Giulianova si tornerà a votare solo se è volontà, e interesse, dei padroni veri del Comune  che manovrano lu carocc’  , e non per 200 firme sotto un foglio, perché non si strogn’ lu chil’  e  si inizia finalmente un cammino nuovo . Che lavi la vergogna del passato. Le complicità. Le silenziose collusioni. Perché senza il lavacro non potrà esserci verità ne riscatto. E  si inizia a fare politica secondo le linee indicate dai sottoscrittori del documento, che si ritrovano in un’area comune, coerente e credibile nel perimetro della politica democratica, progressista ed ambientalista. Lasciatemi sperare che verrà fatto. Però resto dubbioso, in attesa del primo attore che in realtà vuole solo il  posto di Costantini.

 

Leo Nodari