TERAMO – Sono venuto a Teramo, nell’Ufficio Speciale Ricostruzione post sisma 2016, per la prima riunione operativa fuori sede, perché, come largamente annunciato in campagna elettorale, ritengo che la ricostruzione sia la principale emergenza della regione”. Così il Presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha incontrato questo pomeriggio, accompagnato dal Consigliere regionale Pietro Quaresimale e dal coordinatore provinciale della Lega Piero Fioretti, a Teramo il responsabile dell’USR, Vincenzo Rivera affiancato, in qualità di sub-commissari, dai dirigenti regionali Giancarlo Misantoni, responsabile del Genio Civile di Teramo e da Antonio Iovino, responsabile del Centro Funzionale della Protezione Civile. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Marsilio ha detto che “quando ci sono ancora migliaia di persone fuori casa a 2 anni di distanza dal terremoto, bisogna assolutamente cambiare passo e rimettere gli uffici in condizione di poter rispondere alle esigenze primarie dei cittadini: che sono quelle di rientrare nelle loro case e di poter restaurare i loro edifici”. Parlando dei ritardi accumulati fino alla fine del 2018, Marsilio ha detto di aver avuto assicurazione dagli uffici che “dalla prossima settimana verranno azzerati i ritardi nei pagamenti degli stati di avanzamento dei lavori”: ritardi che in molti casi, ha commentato, “hanno determinato la condizione assurda per cui ci sono imprese che lavorano per lo stato e che falliscono o vanno in stato di sofferenza perché non vengono pagati loro i lavori”. “Il danno vero è stato fatto quando la precedente amministrazione ha scelto il modello ‘Emilia’ per la ricostruzione, invece che scegliere il modello che avevamo in casa che era quello della ricostruzione aquilana del 2009, che con tutti i suoi limiti, aveva comunque dato ottimi risultati”. “Noi saremo costretti a pagare il ritardo che si è accumulato, ma al tempo stesso siamo consapevoli del nostro compito che è quello di non piangerci addosso e, dove possibile, di intervenire per correggere questi modelli”. Il Presidente della Regione ha detto che si è in attesa di un decreto legge su Catania, all’interno del quale il sottosegretario Vito Claudio Crimi ha annunciato “proposte di emendamenti del Governo che sono stati concordati sui tavoli tecnici e che noi sosterremo e chiederemo di sostenere in Parlamento”.