PESCARA – Tra le performance migliori nel settore agroalimentare, tessile e pellettiere con l’eccellenza targata automotive che fa segnare un sensazionale secondo posto. È buono lo stato di salute dell’export abruzzese che questa mattina, a Pescara, è stato al centro di una giornata di riflessione alla luce della presentazione della terza annualità del Piano Export Sud II promosso dal Ice – Agenzia per il commercio estero, Regione Abruzzo e Camera di Commercio di Chieti-Pescara. Da anni la Regione guida il generale processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese abruzzesi dopo l’impulso arrivato da Ice che ha rimesso al centro le regioni.
All’appuntamento di Pescara era presente il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, alla sua prima uscita istituzionale dopo il passaggio di consegne di ieri. “Nostro compito – ha detto il Presidente – è di avere capacità di ascolto e di programmazione; in questo senso è importante il ruolo della Regione Abruzzo a sostegno dell’export. Ma – ha aggiunto Marsilio – l’incremento della competitività passa attraverso una rete adeguata di infrastrutture e l’Abruzzo paga il dazio di pedaggi autostradali esosi, di porti non adeguati, di reti immateriali ancora da sviluppare”.
Di “durevole collaborazione con Regione Abruzzo e Ice” ha parlato il vicepresidente della Camera di Commercio Lido Legnini. “I numeri che presentiamo oggi assumono una maggiore valenza se letti in parallelo con gli ultimi dati sull’export regionale, che registra una crescita costante dell’automotive, della pelletteria e del settore farmaceutico”.
Della necessità di proseguire l’esperienza Regione Abruzzo-Ice in tema di internazionalizzazione ha parlato Piergiorgio Tittarelli, Capo Dipartimento Sviluppo e Lavoro della Regione, “La strada tracciata in questi due anni con le imprese e la Camera di commercio deve rappresentare un punto di partenza indispensabile per mettere a regime la politica di promozione sui mercati internazionali delle imprese abruzzesi. Abbiamo subito trovato l’intesa giusta legata alla necessità di dare servizi effettivi alle imprese e di non sciupare l’occasione che ci veniva offerta a livello nazionale”.