GIULIANOVA – Il Circolo Colibrì pronto ad una nuova sfida, stavolta in Congo, dove è in via di costruzione un centro polifunzionale per adulti e bambini sordomuti. Egidio Casati e padre Savino Castiglione in partenza domani per Butembo. Con soli dieci euro annuali si può sostenere l’associazione.
Manca circa un giorno alla partenza di Egidio Casati alla volta del Congo, partenza prevista per domani, venerdì 27 Gennaio. E’ a Butembo, infatti, che il circolo Colibrì ha deciso di battere le ali, perchè è lì, probabilmente, che c’è in questo momento più bisogno di lui.
Egidio Casati, anima del Colibrì, e padre Savino Castiglione, Superiore generale della “Piccola missione dei Sordomuti” di Roma, saranno dunque dal prossimo fine settimana in questo angolo del continente africano. Lo scopo della trasferta è prendere diretta visione dello stato di avanzamento dei lavori di realizzazione del complesso scolastico che permetterà a tanti bambini e adulti sordomuti di studiare e di formarsi per avere la possibilità di guadagnare un ruolo dignitoso in una realtà di per sé già difficile. Il Colibrì, anche stavolta, fa sul serio. Il sopralluogo invernale permetterà infatti di preparare al meglio la spedizione di agosto, quando Egidio Casati e la presidente del circolo Ambra Di Pietro, preceduti da due container, effettueranno la loro periodica, decisiva spedizione.
Questa del Congo è davvero una grande sfida, diversa, sotto molti aspetti, dall’esperienza senegalese. L’impegno di Ambra, di Egidio, e dell’intero circolo, deve essere sostenuto. Le grandi cose si possono fare, anche in poco tempo, ma solo insieme.
“Padre Savino ed io – sottolinea Egidio Casati- partiamo con tanto ottimismo e la solita, grande dose di speranza. Senza di lei, non si andrebbe lontano. Ambra, che non può accompagnarci per impegni di lavoro, seguirà da remoto ogni nostro passo, ogni scoperta, ogni risultato, anche piccolo.”
“Siamo fiduciosi nel raggiungimento dell’obiettivo finale – conclude proprio Ambra – Siamo certi che anche per questa iniziativa, che vuol tendere la mano agli ultimi degli ultimi, in tanti daranno il loro contributo. Ad esempio, diventando soci del Colibrì. Con soli 10 euro annui, meno di un euro al mese, si può fare tantissimo. Un gesto di solidarietà è il modo migliore per iniziare il 2023, per fare del bene agli altri e anche a se stessi”.