TERAMO – Non si placano le polemiche dopo le dichiarazioni del Presidente della Provincia Camillo D’Angelo, rilasciate ad ekuonews.it e Il Messaggero, sul rientro non a medio termine al Delfico degli studenti.

La politica locale e la società civile dissentono dalle valutazioni di D’Angelo il quale, nell’eventualità di un dissequestro, non avrebbe comunque intenzione di far rientrare gli studenti al Convitto ed al Liceo, se non dopo i lavori, prorogando di anni il possibile ritorno nella loro scuola.

Non la pensano così in diversi, e se il sindaco Gianguido D’Alberto ha evidenziato molteplici possibilità, non escludendo l’ipotesi del rientro immediato, i consiglieri regionali Sandro Mariani e Paolo Gatti sono andati dritti al punto, criticando il modus operandi di D’Angelo. Voci in tal senso si levano anche da studenti, docenti e commercianti. “I ragazzi devono rientrare nella loro scuola – ha detto la docente del Convitto Delfico, Anna Di Ottavio, contraria all’utilizzo dei Musp -. I maturandi non riusciranno a diplomarsi nella loro scuola e non è accettabile. I lavori vanno programmati per l’estate, semmai”. Dello stesso parere gli esercenti. “Perché non si trasferisce lui e tutti gli uffici dell’Ente nei Musp, dando agli studenti i locali della Provincia?”, è la provocazione del tabaccaio Luca Boschi