PESCARA – La CISL Scuola Abruzzo Molise, a partire dagli inizi di agosto e quindi con assoluta immediatezza, sta evidenziando alla Regione Abruzzo le problematicità delle Disposizioni per le attività dirette alla definizione del Piano Regionale della rete scolastica per l’a.s.2024/25, adottate con DGR n.460 del 31/07/2023. A distanza di oltre due mesi e mezzo, con DGR n.681 del 17/10/2023, la Regione Abruzzo è riuscita a fare peggio di quanto fatto in precedenza. Se prima erano stati adottati criteri difficilmente condivisibili, con la riedizione dei criteri squisitamente numerici delle norme eliminate dall’articolo 1, comma 557 dalla Legge la legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” e dal Decreto Interministeriale n.127 del 30/06/2023, adesso l’unico criterio effettivamente presente nelle disposizioni è che il dimensionamento della rete scolastica deve avvenire “ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani”.

“Criterio perfettamente condivisibile e fortemente sostenuto dalla scrivente organizzazione sindacale – si legge in una nota sottoscritta dal Segretario Generale CISL Scuola Abruzzo Molise, Davide Desiatima davvero troppo poco perché i vari soggetti coinvolti nel processo di dimensionamento possano definire delle proposte per il taglio che porterà dalle attuali 190 autonomie scolastiche alle 179 assegnate alla regione a partire dal 1° settembre 2024. A tal proposito, non ancora si riescono ad avere notizie certe sull’esito di un contenzioso riguardante l’Istituto Omnicomprensivo di Scerni Casalbordino ovvero se esiste o meno una sentenza esecutiva del Consiglio di Stato che annulla il dimensionamento di tale scuola, ripristinando l’I.C. di Casalbordino e l’Istituto Tecnico Agrario di Scerni. Se tale sentenza esiste e la Regione Abruzzo dovrà eseguirla, allora le istituzioni scolastiche da tagliare diventerebbero 12 e non più 11″.

Il Presidente della Provincia di Chieti, nella comunicazione prot.26105 del 24/10/2023, scrive che “appare evidente che, in assenza di chiare direttive regionali e di una idonea tempistica, atta a coinvolgere i territori e le parti sociali, questa provincia risulta impossibilitata a procedere alle operazioni di dimensionamento scolastico”.

La CISL Scuola Abruzzo Molise “proseguirà nella propria azione puntuale affinché vengano definite chiare regole per il dimensionamento scolastico, tenendo presente che il tempo ormai scarseggia avendo come termine il 30 novembre (secondo cronoprogramma regionale) e comunque sicuramente non dovendo andare oltre il 31 dicembre”.