L’AQUILA – Tornano in Abruzzo le cinque pale d’altare del XVII-XVIII secolo, saccheggiate da due chiese della provincia dell’Aquila dopo il sisma del 2009. Fanno parte di un ritrovamento di quasi quaranta opere d’arte recuperate dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Artistico nei saloni di ville di lusso della Costiera amalfitana. Questa mattina le imponenti pitture sono state presentate nella Sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e delle massime autorità civili, militari e religiose della città dell’Aquila. Le opere, tutte a tema religioso, torneranno nelle chiese di Scoppito e Capestrano.
Il Comandante della Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise”, Generale di Brigata Carlo Cerrina, ha proceduto alla restituzione in favore delle comunità di Scoppito e Capestrano delle 5 opere d’arte, rubate nelle rispettive parrocchie dopo il sisma del 2009 e recentemente recuperate. L’attivita’ investigativa, che ha consentito oggi la restituzione delle opere d’arte, ha riguardato un’indagine condotta dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC), che in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno, hanno sequestrato 37 opere d’arte di epoca compresa tra il XVI e XX sec., tra cui spiccano per importanza 5 pale d’altare sottratte da due chiese della provincia de L’Aquila, chiuse al culto perche’ dichiarate inagibili a seguito del sisma del 2009 ed un dipinto attribuito al Maestro Guido Reni.
Il gruppo criminale, effettuava furti di pregevoli opere d’arte rivendute a collezionisti con pochi scrupoli che li utilizzavano per attrarre flussi turistici dall’estero. Questo importante recupero consentira’, a breve, di rendere nuovamente fruibile al pubblico opere d’arte di inestimabile valore storico, artistico e devozionale, tra cui si evidenziano, per importanza, le cinque pale d’altare risalenti al XVII-XVIII sec., sottratte in data antecedente al dicembre 2012, dalle Chiese di San Nicola a Capestrano (AQ) e San Giacomo Apostolo a Scoppito (AQ), due tavole del XVI sec., parte del polittico della Chiesa di “San Rocco” di Formia (LT) dell’artista Gerolamo Stabile e il dipinto, raffigurante “Cristo che prega nell’orto” attribuito al pittore bolognese Guido Reni, sottratto nell’agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana.