ATRI – Dalla prossima settimana la Radiografia dell’ospedale San Liberatore di Atri si arricchisce di uno strumento estremamente innovativo, che consentirà alle donne di eseguire un esame fondamentale per la prevenzione del tumore al seno. Si tratta di un nuovo mammografo digitale dotato di Tomosintesi, che sarà collaudato lunedì 29 ottobre per essere già in funzione e dunque a disposizione delle pazienti il giorno successivo.
“Quella installata ad Atri – spiega meglio Fabrizio Capone, responsabile della U.O. Radiodiagnostica del San Liberatore – è una strumentazione particolarmente importante, che presenta vantaggi sotto diversi punti di vista. Anzitutto, si tratta di un mammografo digitale che, rispetto all’analogico, garantisce una netta riduzione della dose di radiazioni. In secondo luogo, è dotato di una nuova tecnica grazie alla quale possiamo assicurare una maggiore accuratezza diagnostica, un elemento fondamentale se si pensa che la diagnosi precoce è ad oggi una delle armi più importanti con le quali combattere il tumore al seno”.
La Tomosintesi è infatti una tecnica radiologica di nuova generazione in grado di esaminare la mammella in maniera tridimensionale. “Anziché produrre una sola immagine in un’unica proiezione – continua il dottor Capone – questa strumentazione produce almeno 15 immagini della stessa mammella migliorando in questo modo l’accuratezza diagnostica”. Possono così essere evidenziate anche lesioni tumorali molto piccole, con percentuali pari quasi al doppio di quelle offerte dalla mammografia digitale tradizionale.
“Fa molto piacere – è il commento in merito del consigliere regionale Luciano Monticelli – sapere che, da martedì 30 ottobre, le pazienti del San Liberatore di Atri potranno usufruire di questa macchina effettuando una mammografia, che rimane l’esame fondamentale dello screening della mammella. La nostra intenzione è quella di essere parte integrante e attiva di un percorso di prevenzione e garantire alle donne un’indagine completa e accurata.
Nel campo della prevenzione del tumore al seno – conclude Monticelli – un ruolo fondamentale è affidato alla conoscenza del valore della prevenzione e alla consapevolezza dell’importanza dello screening mammografico. Da oggi anche il San Liberatore potrà contare su uno strumento di avanguardia: siamo fieri di aver contribuito al miglioramento del servizio erogato”.