Stay tuned: Sabato 25 settembre, ore 19,00, Corso San Giorgio. Da non perdere l’omaggio della super Black & White band di Francesco “Gianfry” Prezioso e Italo Ferrante a al nostro cantautore Ivan Graziani. Lugano addio, Agnese, Firenze, Franca ti amo, Malelingue, E sei così bella, Pigro, Il chitarrista, Fuoco sulla collila, Ivan Graziani, voce forse meno nota rispetto ai grandi cantautori di italiani, è invece stato un nome davvero originale e delicato della scuola cantautorale classica italiana degli anni Sessanta-Settanta. Non fosse altro che per il suo straordinario talento chitarristico, che lo portava più di altri colleghi ad avvicinarsi al mondo del rock anglosassone. Fin da bambino si appassionò alla chitarra e a 18 anni venne scelto da Nino Dale per suonare nel suo complesso, piuttosto famoso in Abruzzo. Quest’esperienza, seppur non molto lunga, fu molto importante per gli inizi di carriera di Ivan, che debuttò anche come cantante. Nel 1966 fondò il gruppo Ivan e i Saggi, più tardi conosciuto come Anonima Sound. Un artista che ha esplorato la poesia in musica con delicatezza e forza allo stesso tempo. Il successo di critica e pubblico arriva per lui nel 1976 con il brano “La città che io vorrei”, proiettandolo immediatamente sullo scenario musicale nazionale. La carriera continua con molte canzoni memorabili e con collaborazione di spessore con altri musicisti e artisti del calibro di Herber Pagani, Premiata Forneria Marconi, Lucio Battisti, Bruno Lauzi, Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Voce fuori dal coro, concentrato sulla propria arte e non particolarmente intenzionato a seguire le tendenze, Graziani si è differenziato per la personalità unica e per le scelte artistiche forti, tanto che spesso lo portarono anche ad allontanarsi dalle case discografiche, scontento delle scelte artistiche dei vertici. Continua comunque a fare e a produrre musica fino alla sua morte, avvenuta nel 1997