TERAMO – Diciassette mesi intensi, quelli raccontati nel dettaglio dal Commissario uscente dell’Ater, Teramo Nicola Salini. Lo ha fatto nella conferenza di fine mandato. stamane, nella sede di via Roma. Salini lascia con qualche rimpianto e dispiacere, considerato l’impegno profuso, come ha tenuto a precisare. Soprattutto nel rapporto con i residenti e con gli inquilini di Colleatterrato Basso. Proprio in relazione alla ricostruzione, Salini ha tenuto a precisare quale sia stata la priorità del suo mandato. “E’ stata effettuata un’importantissima programmazione con l’avvio della fase di affidamento di progettazione per 23 progetti – spiega Salini – In modo particolare focalizzando l’attenzione sugli alloggi di proprietà pubblica Ater classificati B. Per 6 c’è stato l’affidamento della progettazione definitiva e per 2 siamo nella fase di presentazione dei progetti all’USR. Tra queste c’è la palazzina di via Adamoli 48. Sarà il primo cantiere che partirà a Teramo, una volta ricevuto il nulla osta dall’USR e dal Genio civile”. Oltre a questo Salini ha ricordato il recente acquisto (con delibera de Cda) dei 92 alloggi, per oltre 13 milioni, delle unità immobiliari da destinare ai cittadini sfollati provenienti dalle strutture alberghiere. Capitolo assunzioni: sono 11 le unità che andranno a rimpinguare le cariche nell’Ater “…l’unico ente che non ha usufruito di personale aggiuntivo. Una anomalia”. Non solo ricostruzione comunque, ma anche operazioni di manutenzioni ordinarie (per un patrimonio Ater che ricomprende 10.000 inquilini per 2753 alloggi dislocati in 45 comuni dei 47 della provincia di Teramo). Sono stati stanziati 70.000 euro in più tra comune e provincia di Teramo ed è stato istituito un nuovo capitolo di bilancio per il cambio degli infissi, oltre ad un aumento di circa 40.000 per il cambio delle caldaie. Per il resto l’ex Commissario ha rimarcato la chiusura a +30.000 euro del bilancio di esercizio e il recupero di circa 540.000 euro legati alla morosità degli inquilini (con un debito che dunque scende a 2 milioni di euro). Rimangono i debiti, tra i quali quelli nei confronti delle imprese, che risalgono agli anni novanta, per circa 385.000 euro. E sul suo futuro? Salini non smentisce il probabile approdo in via Carducci nell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto. “Ho bisogno di qualche giorno di tranquillità per fare le migliori scelte”.