TERAMO – Il Regno del Calcio può essere contrassegnato, in taluni, rari casi, anche dall’improvvisazione, che magari produrrà buoni frutti.

E’ come la storia di quel ricco signore possidente che decide di prendere a giornata dei lavoratori, preferibilmente giovani e dal costo contenuto (se gratuitamente, meglio – ndr), per sviluppare un proprio progetto, sconosciuto ma ambizioso e comunque tenuto chiuso in un cassetto. In tale circostanza il rischio è accresciuto perché, il ricco signore, si immerge a capofitto nello sviluppo di un piano d’Azienda che opera in un settore anomalo e non suo, ma che oramai ritiene di conoscere benissimo.

E’ la mistificazione ironica di una parabola che però ha tante similitudini con l’attuale Teramo calcio, alla vigilia di un raduno che ha una sola certezza, data proprio dal presidente della squadra di calcio della nostra città! E’ ancora lui la certezza!

Dopo aver fatto quel che doveva, va oltre, azzerando la figura del Direttore Generale che non sarà sostituito ma che a detta di tutti (anche sua, inizialmente – ndr) sarebbe stata invece indispensabile, se non strategica. Viene poi avviato un raduno, cronologicamente da ultimi della classe, che con il calcio professionistico ha poco a che vedere, senza voler minimamente scalfire le qualità tecniche ed umane dei 15 calciatori sotto contratto e dei 9 under aggregati (De Feo 2002, Romanucci 2002, Sciarretta 2002, Furlan 2003, Surricchio 2006, Cvetkos 2002, Lombardi 2003, Persiani 2002, Tometv 2002).

La città, allora, chiede e si interroga con tanta discrezione, auspicando ancora di ritrovare un “modo di fare il pallone” che è scomparso.

Si prenda pure atto del fatto che, al raduno, non basterà essere in possesso della Carta Verde per accedere come organo di informazione: anche la stampa può attendere!