TERAMO – Via Sant’Antonio, restituita dopo un anno e mezzo ai cittadini, ai residenti ed ai commercianti. Stamattina non c’è stato (per fortuna) un taglio del nastro, ma una sorta di inaugurazione simbolica: appuntamento con la città e con tanto di brindisi finale che ha visto la partecipazione dell’amministrazione comunale.
Oltre al sindaco Gianguido D’Alberto, erano presenti gli assessori alla mobilità sostenibile e alla cultura Antonio Filipponi, ai Lavori pubblici Marco Di Marcantonio e all’ambiente Graziella Cordone. Accanto a loro il presidente del consiglio Alberto Melarangelo, i consiglieri di “Insieme Possiamo” Valentina Papa e Luca Malavolta, il consigliere di “Teramo Vive” Simone Mistichelli e il consigliere del PD Emiliano Carginari. Presente anche l’ex assessore Maurizio Verna.
Da registrare una piccola protesta di alcuni commercianti, ma la maggior parte dei cittadini è favorevole alla riapertura ed all’istituzione dell’area pedonale. Cambia la viabilità però: chi arriva da Corso de’ Michetti non potendo più transitare su via Sant’Antonio, potrà deviare su via Cirillo, invertendo il senso di marcia.
“Da oggi si può chiamare Largo Sant’Antonio; è diventata un’area molto bella“, ha detto l’assessore Filipponi. Ricordiamo che lavori di ripavimentazione della strada, si sono portati avanti nel tempo, a causa del ritrovamento di reperti archeologici, nel 2023. “Il ritrovamento dei mosaici ha fatto slittare i tempi di riconsegna dello spazio – ha detto il sindaco D’Alberto -. Ora da via è diventata una vera e propria piazza. Per quanto riguarda i reperti c’è già un dialogo aperto con la Soprintendenza per individuare un progetto che consenta di intervenire per restituire i mosaici alla fruibilità della cittadinanza“.
PS: Tutti felici e contenti, dicevamo, tranne qualche esercente, magari preoccupato per la perdita di utenti. Felici soprattutto, da come si evince nelle foto di gruppo o nei selfie, gli amministratori presenti. Forse si voleva anche dare un segnale di unità, dopo gli stracci volati nelle scorse settimane, con il rimpasto di giunta.