Questo è un articolo semplice, dedicato a quelli che quando vedono una stella cadente esprimono un desiderio, si commuovono, si lasciano prendere da un ricordo, a quelli che nelle notti d’estate alzano gli occhi al cielo sperando che una di quelle lucine luminose decida di cambiare posizione lasciando una scia lungo il tragitto della quale sono contenuti i sogni, a quelli che, seppur non volendo ammetterlo, scrutano un prato di trifogli nella speranza di trovare il magico fuscello d’erba con quattro petali a forma di cuore, a quelli che, sentendosi un pò ridicoli, affidano le loro fantasie alle antiche credenze legate alle date del calendario.

Pur consapevoli che si tratta di dicerìe o di tradizioni legate ad altri tempi, quando ancora la scienza non era venuta totalmente incontro all’uomo razionalizzando le “piccole magie” quotidiane, quasi nessuno può dire di essere totalmente scettico. E’ appena passato il 21 giugno, solstizio d’estate. La parola solstizio deriva dall’espressione Sol (sole) Stat (rimane, si ferma). Astronomicamente i giorni che vanno dal 19 al 25 giugno sono quelli nei quali il sole raggiunge la massima inclinazione positiva rispetto all’equatore e pare fermarsi prima di iniziare la sua parabola discendente che riporterà lentamente l’autunno e l’inverno.

Tradizionalmente si ritiene che sia la notte del 24 giugno la più breve dell’anno. Tale giorno era considerato sacro nelle tradizioni precristiane ed ancora oggi viene celebrato dalla religiosità popolare lo stesso giorno che il calendario liturgico della chiesa latina ricorda la natività di San Giovanni Battista. Come in tutte le feste cristiane anche nel 24 giugno convergono riti precristiani, indoeuropei e celtici, esaltanti i poteri della luce e del fuoco e che sono comuni a tutte le culture fin dalla notte dei tempi. Illuminando la notte con i fuochi in quello che era considerato il giorno più breve dell’anno le popolazioni e le comunità desideravano, scaramanticamente, rallentare la discesa del sole nella volta celeste.

Nella notte di San Giovanni in tutte le campagne del Nord Europa l’attesa del sorgere del sole era propiziata dai falò accesi sulle colline e sui monti. Da sempre con il fuoco si mettono in fuga le tenebre, gli spiriti maligni, le streghe e i demoni vaganti in cielo. In moltissime culture si riteneva che durante la notte le streghe si riunissero e scorazzassero per le campagne in cerca di erbe. In alcuni casi, all’interno dei roghi, si buttava un pupazzo, come avviene per l’epifania, così da bruciare in effige la mala sorte e le avversità. Fino a non molto tempo fa in Abruzzo si usava accendere dei fuochi agli incroci proprio la notte di San Giovanni.

A Vasto si usa raccogliere erbe aromatiche da incendiare negli incroci per allontanare le tempeste e i fulmini, e accendono dei fuochi che fanno del fumo denso per propiziare il raccolto dei campi e guarire chi vi passa in mezzo. Si racconta che le erbe raccolte in questa notte hanno un potere particolare, sono in grado di scacciare ogni malattia e tutte le loro caratteristiche e proprietà sono esaltate alla massima potenza. I fiori invece venivano utilizzate un tempo per preparare l’Acqua di San Giovanni. Si raccoglievano le erbe e i fiori, si riponevano in un recipiente colmo d’acqua che si lasciava per tutta la notte fuori casa. La mattina successiva le donne prendevano quest’acqua e si lavavano con essa poiché si diceva che preservasse la loro bellezza e allontanasse le malattie. Sono tante le tradizioni legate alla rugiada della notte di San Giovanni. Simbolicamente nella tradizione cristiana la rugiada rappresenta le lacrime di Salomè; la leggenda narra che Salomè pentita per la morte di Giovanni Battista coprì la testa del santo di baci e lacrime ma dalla bocca del Battista uscì un vento fortissimo che la spinse in aria dove restò a vagare per l’eternità. Per esprimere un desiderio non c’è data più indicata della Notte di San Giovanni. Dovrete passare la notte all’aperto in compagnia di un oggetto che simboleggi il vostro desiderio. L’oggetto si riempirà della rugiada notturna e il vostro sogno si avvererà. O se siete innamorati dovete trascorrere la notte con l’amato e aspettare che la rugiada, posandosi, faccia il suo dovere.