L’AQUILA – A L’Aquila presso la caserma “Sottotenente M.A.V.M. Tito Giorgi”, sede del Comando Regionale della Guardia di Finanza, si è celebrato con sobria ma solenne cerimonia, il 245° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di fiori, da parte del Comandante Regionale Abruzzo, Gen. B. Flavio Aniello, alla targa commemorativa intitolata al S.Ten. Tito Giorgi, Fiamma Gialla insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare per le sue eroiche gesta in occasione delle attività di repressione del brigantaggio nella seconda metà del 1800.
Nel corso della commemorazione, alla quale ha preso parte una rappresentanza di finanzieri in servizio, il Comandante Regionale, al termine della lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, ha tenuto, alla presenza delle massime Autorità civili, militari e religiose, un breve ma significativo discorso sulle mission di servizio affidate al Corpo nella Regione Abruzzo in ragione dell’attuale stato dell’economia abruzzese e, più in particolare, sul delicato ruolo delle investigazioni tipiche della Guardia di Finanza quale moderna Polizia economico finanziaria che opera per il risanamento della Finanza pubblica e per la tutela dei cittadini e delle imprese onesti.
La cerimonia è proseguita con la premiazione dei militari dei Comandi Provinciali abruzzesi, del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara e della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, che si sono particolarmente distinti nei vari settori di servizio durante l’ultimo anno.
STRATEGIA D’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA
La Festa Anniversaria costituisce, tradizionalmente, occasione per tracciare un bilancio del lavoro svolto nei primi cinque mesi dell’anno in corso, unitamente all’intero anno precedente.
La strategia d’azione della Guardia di Finanza si articola su Piani Operativi, attività investigativa e controllo economico del territorio.
I Piani Operativi sono indirizzati alla realizzazione di programmi di interventi mirati sulle più pericolose manifestazioni d’illegalità. Sono 48 quelli previsti per il corrente anno 2019, distinti nei tre obiettivi strategici affidati al Corpo, per: il “Contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali” (21 Piani); il “Contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica” (10 Piani); il “Contrasto alla criminalità economica e finanziaria” (17 Piani).
L’attività investigativa scaturisce, in prevalenza, da indagini di polizia giudiziaria riferite ai più gravi reati in campo economico e finanziario oltre allo sviluppo dei predetti Piani Operativi.
L’azione di controllo economico del territorio, infine, viene assicurata attraverso un dispositivo di intervento unitario, che integra tra loro le diverse componenti territoriali, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo, perfettamente integrato con le azioni delle Consorelle Forze di Polizia.
RICOSTRUZIONE POST- SISMA
In Abruzzo, particolare attenzione è rivolta alla prevenzione e repressione di condotte illecite legate alla ricostruzione, sia pubblica che privata, a seguito del tristemente noto evento sismico dell’aprile del 2009 (per il quale ricorre il decennale) e di quello più recente, avvenuto nel 2016.
L’importanza di questo contesto ha determinato la previsione di un Piano Operativo esclusivo per contrastare tali fenomeni.
Relativamente all’anno 2018 ed ai primi cinque mesi dell’anno 2019, sono state svolte 62 indagini di Polizia Giudiziaria e 963 accertamenti, che hanno consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 41 soggetti (di cui 1 tratto in arresto) e rilevare 16.068.587 euro di contributi illecitamente richiesti e/o percepiti, su un totale di 39.044.386 euro di appalti controllati (con una percentuale di positività dei controlli effettuati pari al 41%). Sono stati inoltre eseguiti sequestri per un valore totale pari a 6.248.563 euro, con un danno erariale totale accertato pari a circa 11.500.000 euro.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di Finanza.
Le linee d’azione dei Reparti della Guardia di Finanza abruzzesi sono quindi state incentrate principalmente sull’incremento della qualità dei controlli e sull’accurata selezione preventiva dei soggetti da sottoporre ad accertamento, grazie ad una sempre più affinata ed efficace analisi di rischio georeferenziata, a volte spinta a studiare i vari fenomeni illeciti financo in modo predittivo.
Le operazioni di servizio sono realizzate in modo da limitare al massimo l’impatto ispettivo sulle attività economiche e aumentarne l’efficacia, controllando soprattutto le imprese ed i lavoratori autonomi selezionati per l’elevato rischio di consistente evasione fiscale, causa di alterazione delle regole del mercato e di danno per i cittadini e gli imprenditori onesti.
L’attività è stata orientata al contrasto delle frodi fiscali e dei fenomeni evasivi più gravi ed insidiosi, consentendo il recupero di notevoli risorse economiche così necessarie allo sviluppo del Sistema Paese ed alla ripresa definitiva del delicato processo di (ri)crescita economica.
Le indagini tributarie, a fronte di 1.390 interventi in materia di IIDD ed IVA, hanno permesso di appurare un totale di 67.139.454 euro, relativamente all’IVA contestata.
Ancora un volta, sono stati scoperti numerosi grandi evasori tra coloro che si avvalgono di false fatturazioni nelle frodi cosiddette “carosello” e che costituiscono crediti IVA fittizi da sfruttare, in fase dichiarativa, in indebite compensazioni di imposte e contributi: sono 211 i casi di frodi all’IVA scoperti nel territorio abruzzese (vgs anche il punto 1 della allegata scheda, ove è descritta una delle attività portate a termine e per la quale è stata concessa ricompensa morale nel corso della cerimonia).
Nel settore della fiscalità internazionale (che mira alla scoperta, da una parte di coloro che trasferiscono indebitamente all’estero i propri profitti, dall’altra le imprese straniere che operano in Italia senza dichiarare i redditi da sottoporre a tassazione), i casi di evasione scoperti nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019 sono stati 9.
Sono 586 i soggetti denunciati per reati fiscali in un anno e mezzo di attività. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie, eseguiti nei confronti dei responsabili di frodi fiscali, ammontano a 14.254.874 euro, cui si aggiungono le ulteriori e corpose proposte di sequestro già avanzate, per 40.876.591 euro.
Nell’anno 2018 e nei primi cinque mesi del 2019, sono stati “scovati” in Abruzzo 221 evasori totali, persone del tutto sconosciute al fisco, responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, 30.600.772 euro di IVA.
Nello stesso periodo, sono stati verbalizzati 198 datori di lavoro per aver impiegato 531 lavoratori in “nero” e irregolari.
Nel settore delle accise, le Fiamme Gialle abruzzesi hanno effettuato 116 interventi, che hanno portato al sequestro di Kg. 24.613 di prodotti energetici oggetto di frode, cui si aggiunge un consumato in frode pari a Kg. 3.192.
Nel comparto del gioco e delle scommesse, sono stati eseguiti 285 controlli, di cui 47 sono risultati irregolari, con 520 soggetti verbalizzati.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE
DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
La Guardia di Finanza ha il compito di prevenire e reprimere gli illeciti e le violazioni che minacciano l’integrità del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione europea.
Non basta, infatti, garantire che ogni cittadino versi allo Stato le imposte dovute in relazione alla propria capacità contributiva, ma occorre anche assicurare che le risorse pubbliche derivanti dal prelievo fiscale vengano impiegate correttamente, sotto forma di sussidi, contributi e finanziamenti, a favore solo di coloro che ne abbiano effettivamente diritto.
I Reparti abruzzesi hanno controllato in maniera costante che i soggetti destinatari degli incentivi per attività produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle provvidenze pubbliche, con contestuale verifica della genuinità della documentazione presentata a supporto.
Inoltre, hanno vigilato sull’efficiente e corretta gestione della Spesa Sanitaria, contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati.
Viene posta in essere, inoltre, una continua attività di servizio a garanzia delle persone veramente bisognevoli di tutela sociale, svolta mediante l’approfondimento delle reali condizioni di reddito dei richiedenti l’accesso alle cosiddette “prestazioni sociali agevolate”, rispetto a quanto da essi manifestato nelle apposite autocertificazioni.
Le Fiamme Gialle abruzzesi, sempre nel corso dell’anno 2018 e dei primi cinque mesi del 2019, hanno rivolto le proprie indagini nei confronti della corruzione e degli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione (peculato, concussione, abuso d’ufficio). Al riguardo, per reati in materia di delitti contro la Pubblica Amministrazione, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 79 persone (di cui 46 Pubblici Ufficiali), di cui 10 tratti in arresto (vgs. il punto 2 della allegata scheda, ove, tra i vari servizi svolti, viene data evidenza ad una attività che sarà premiata con ricompensa di ordine morale nel corso della cerimonia).
Le incapacità, gli sprechi di risorse ed i reati contro la Pubblica Amministrazione posti in essere da soggetti che operano nel pubblico, provocano ingenti danni erariali: nell’ultimo anno e mezzo sono state concluse 86 deleghe svolte con la Corte dei Conti, e sono stati individuati, in Abruzzo, 129 soggetti responsabili di un danno erariale pari a circa 62.000.000 di euro. I sequestri effettuati in tale ambito ammontano ad un valore di circa 1.260.000 euro.
I Reparti abruzzesi hanno scoperto, nel 2018 e nei primi cinque mesi dell’anno in corso, frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario per un importo pari a circa 97.300.000 euro, più del 61% dei contributi totali controllati (pari ad euro 157.000.000 circa), con la denuncia di 105 soggetti.
Le frodi a danno della spesa previdenziale e sanitaria sono invece pari a circa 1.370.000 euro, con la denuncia di 236 soggetti.
Rimanendo nel settore sanitario, in merito ai cosiddetti “ticket”, sono stati svolti appositi controlli che hanno permesso di accertare, in Abruzzo, irregolarità per l’85% dei casi esaminati.
L’attività della Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica, è rivolta anche al settore delle cosiddette “Prestazioni Sociali Agevolate”, concesse da Enti pubblici a persone con specifici profili reddituali per l’accesso agevolato o gratuito, ad esempio, agli asili nido e agli altri servizi per l’infanzia, alle mense scolastiche, ai “buoni libro” e alle borse di studio, ai servizi socio-sanitari domiciliari ed ai servizi abitativi.
I controlli svolti in tale ambito sono stati 600, e di essi 63 sono risultati irregolari (il 10.5% dei casi), con la denuncia all’A.G. di 32 soggetti.
Nel settore degli appalti pubblici, a fronte di 25 controlli eseguiti, sono stati denunciati 16 soggetti. Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di circa 28.000.000 di euro, su un totale di gare sottoposte a controllo pari a più di 233.000.000 di euro: ciò rappresenta il 12% circa di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO?FINANZIARIA
L’aggressione patrimoniale alla criminalità organizzata ed alle sue proiezioni sul sistema produttivo rappresenta, unitamente alla tutela delle entrate e delle uscite, un obiettivo di primario interesse strategico per la Guardia di Finanza, alla luce delle sue specifiche competenze in materia economico-finanziaria, in quanto il Corpo rappresenta l’unico Organo a cui è attribuita, in via principale, l’incombenza dell’esecuzione di accertamenti patrimoniali ai sensi del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159, “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”.
Gli strumenti più efficaci, in casi della specie, si sono rivelati, unitamente alle investigazioni di polizia giudiziaria, le indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, attraverso le quali è stato possibile colpire le organizzazioni criminali direttamente “nel cuore” dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali, procedendo al sequestro di disponibilità riconducibili, oltre che ai vari soggetti responsabili di reiterati delitti di natura economico-finanziaria, anche ai loro prestanome, meglio noti come “teste di legno”.
Anche in Abruzzo, nel corso del 2018 e dei primi mesi dell’anno in corso, la Guardia di Finanza ha svolto numerose indagini patrimoniali contro la criminalità organizzata, con l’intento di privarla delle risorse finanziarie e patrimoniali necessarie al sostentamento. Sono stati 441 i soggetti sottoposti ad accertamenti economico-patrimoniali, con il conseguente sequestro di circa 16.000.000 euro, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a più di 3.300.000 euro.
Complessivamente, sono stati eseguiti 4.675 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica abruzzesi, nella maggior parte dei casi (4663) riferiti a verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’attività della Guardia di Finanza è diretta, inoltre, a prevenire e contrastare il riciclaggio e il reimpiego di denaro di origine illecita come proiezione operativa della più ampia missione istituzionale di polizia economico-finanziaria.
L’impegno del Corpo su questo fronte persegue lo scopo di intercettare i flussi finanziari generati da comportamenti illeciti suscettibili di inquinare il tessuto economico legale e di falsare le condizioni di libera concorrenza sul mercato
Le Fiamme Gialle abruzzesi, sempre nel suddetto periodo temporale, hanno accertato un valore del riciclato finanziario pari a circa 66.400.000 euro, a fronte di 67 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 151 persone ed al sequestro, ordinato dalla Magistratura, di 170.000 euro.
La lotta al fenomeno del riciclaggio viene svolta anche mediante attività di analisi preventive: in tal senso, sono state analizzate ed approfondite 643 segnalazioni di operazioni sospette.
Relativamente al controllo dei movimenti di valuta presso i confini terrestri e navali, compresi porti e aeroporti e sedi doganali, a fronte di 55 controlli, che hanno avuto oggetto movimenti di capitali per quasi 1 milione di euro, sono state riscontrate 21 violazioni relativamente a circa 930.000 euro di valuta e titoli intercettati al seguito dalle persone che entravano in Italia o ne uscivano, e, conseguentemente, sono stati sequestrati, complessivamente (per violazioni di carattere penale e amministrativo), 26.650 euro.
A seguito di 96 controlli effettuati, sono stati scoperti reati fallimentari per un valore di patrimoni distratti pari a circa 62.000.000 di euro, con il sequestro di beni per circa 502.000 euro e proposte di sequestro per più di 6.6000.000 euro.
La contraffazione rappresenta uno dei crimini maggiormente dannosi per l’economia legale, in quanto integra, in un contesto unitario, una pluralità di condotte illecite, che vanno dall’evasione fiscale e contributiva allo sfruttamento del lavoro nero ed irregolare, dal riciclaggio al reimpiego di capitali illeciti. Tutti fenomeni che danneggiano il mercato e il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Inoltre, i prodotti contraffatti, sovente, non rispettano le norme e gli standard di sicurezza richiesti dalle normative nazionali ed europee apportando, perciò, possibili rischi per la salute dei consumatori.
Da evidenziare che presso ogni Comando Provinciale del Corpo è in atto un “Dispositivo permanente per il contrasto alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale organizzato”, avente la finalità di rendere più sistematica l’aggressione operativa a tale illegalità, in stretto raccordo con le altre componenti istituzionali interessate.
Le Fiamme Gialle abruzzesi, nell’ultimo anno e mezzo, hanno sequestrato più di 4.000.000 di articoli contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy o recanti indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità. I Reparti operativi hanno eseguito 280 interventi, denunciando all’Autorità Giudiziaria 182 soggetti (vgs. i punti 3 e 4 della allegata scheda, ove sono descritte due operazioni di servizio nello specifico comparto che hanno dato luogo ad un riconoscimento morale nel corso della cerimonia).
Relativamente al falso monetario, a fronte di 443 controlli eseguiti, con la denuncia di 6 persone, i Reparti del Corpo abruzzesi hanno sequestrato banconote, monete, titoli, certificati e valori bollati falsi, dal 1° gennaio 2018 al 31 maggio di quest’anno, per un valore complessivo di circa 130.000 euro.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
L’attività di prevenzione e repressione, anche con riguardo ai traffici e alla diffusione delle sostanze stupefacenti, si avvale del “sistema operativo integrato” del Corpo, quale Polizia economico-finanziaria e del Mare, che consente la vigilanza in mare, mediante la propria componente aeronavale, la vigilanza della frontiera comunitaria esterna (terrestre, marittima, aeroportuale ed intermodale), attraverso i presidi fissi per il controllo di persone, bagagli, automezzi e merci, ed il controllo economico del tenitorio, operato dalle unità “su strada”, tra le quali quelle in servizio di pubblica utilità “117”.
Inoltre, nell’ambito della riforma di razionalizzazione delle funzioni di Polizia (definita dalla Legge 7 agosto 2015, n. 124), il decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017, concernente la Direttiva sui comparti di specialità (emanato a seguito del Decreto Legislativo n. 177 del 19 agosto 2016, cosiddetta “Legge Madia”), ha affidato in via esclusiva al Corpo il comparto della “sicurezza del mare”, individuando la Guardia di Finanza quale unica Forza di polizia deputata ad assicurare i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica in ambiente marino.
Al riguardo, la Guardia di Finanza collabora con l’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera “FRONTEX” fin dal 2007, anno in cui sono state avviate le operazioni congiunte per la vigilanza marittima e terrestre dei confini esterni dell’Unione Europea.
Da evidenziare che alla sede di Pescara opera, presso il Reparto Operativo Aeronavale, uno dei Local Coordination Centre dell’Agenzia. Lo scorso anno, tale Centro di Coordinamento ha diretto una importante operazione repressiva, sviluppatasi oltre che in Abruzzo anche nelle Regioni Molise e Puglia, per intercettare natanti carichi di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania e dirette in Italia. L’operazione si è conclusa con il sequestro di oltre 1.700 kg di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, nonché del mezzo navale utilizzato per il trasporto della merce (vgs. il punto 5 della allegata scheda, in relazione ad una ricompensa di ordine morale che sarà concessa proprio per tale attività).
Nel corso del 2018 e dei primi cinque mesi di quest’anno, oltre al predetto quantitativo di sostanza stupefacente, ne sono stati sequestrati altri 1.260 kg circa, con la denuncia di 205 soggetti, di cui 50 in stato di arresto.
Da evidenziare che proprio in Abruzzo si sono registrati i primi casi di sequestro di cannabis light che non rispettavano i limiti consentiti di THC, perché superiori a quelli dichiarati sulle singole confezioni di vendita al pubblico.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
In Abruzzo operano due Stazioni di Soccorso Alpino del Corpo: a L’Aquila e Roccaraso. Il S.A.G.F. abruzzese ha effettuato, nell’ultimo anno e mezzo, 91 interventi di soccorso in zone innevate o impervie, prestando soccorso a 115 persone in difficoltà.
La Guardia di Finanza, conformemente alla normativa che disciplina il settore, svolge la propria opera anche in materia di ordine e sicurezza pubblica, a titolo di concorso con le altre Forze di Polizia, in attuazione degli obiettivi permanenti e strutturali affidati al Corpo al fine di garantire la tutela, non solo economica, dei cittadini (vgs. il punto 6 della allegata scheda, ove viene descritta una attività di polizia giudiziaria portata a termine per la repressione di reati comuni e che sarà oggetto di ricompensa morale nel corso della cerimonia, a dimostrazione ulteriore della forte “vocazione sociale” che contraddistingue l’operato di tutti i militari del Corpo).