VILLA VOMANO – “Quando si racconta la vita di una persona che è stata protagonista di una storia importante e tanto drammatica, si corre il rischio di trasformare la persona in “personaggio”, svuotata della sua umanità, delle sue incertezze e delle sue debolezze, sino a farla diventare in mito.

                Forse anche per questo motivo Maria Falcone e Rita Borsellino non si stancano mai di rimarcare, nei loro incontri pubblici, che Giovanni e Paolo non sono stati due “eroi”, almeno non nel senso che siamo abituati a dare a questo termine.                     Perchè gli eroi, come i miti, sono condannati al peggiore degli esili: quello di restare lontano da noi, dalla nostra quotidianità e dal nostro sentire comune, senza poterci più fare da esempio…….

 

è riportando le parole di Alberto Melis del suo testo “Da che parte stare”, lette lo scorso 23 maggio 2020 in piazza Orsini,  da Moscardelli Agnese e Crocetti Leonardo, in rappresentanza di tutti gli studenti delle scuole medie di Teramo-Cona e Villa Vomano, al fianco delle professoresse Francesca De Gregoriis, Rachele Bonaduce e del Sindaco D’Alberto, che vorrei contestualizzare la scelta formativa di questa narrativa come sfondo integratore di un anno scolastico che, proprio grazie al breve testo, ha mantenuto una continuità educativa nonostante la difficile discontinuità  dell’emergenza Covid 19.

 

Per ricordare Falcone e Borsellino, Melis racconta la loro infanzia, due bambini diversi l’uno dall’altro ma assolutamente simili nell’apparire a chi legge normali, due ragazzi che hanno trascorso la propria adolescenza volando sulle ali della fantasia, incespicando sui primi ostacoli della vita, a volte trasgredendo le regole, accalorandosi e indignandosi, proprio come i giovani di ogni tempo. Gli alunni delle primarie e delle medie di Basciano, Penna Sant’Andrea, Villa Vomano e Teramo-Cona, in presenza fino allo scorso 5 marzo, hanno avuto la possibilità di conoscere, scoprire e riflettere sulle passioni, i libri preferiti, i giochi amati dai due loro coetanei divenuti poi i giudici a cui il nostro istituto è, con grande onore per tutti noi, intitolato.

Le progettualità trasversali legate al ricordo dei due uomini sono state tante e tutte molto significative….dal convegno “Da Che Parte stare” presenziato lo scorso 29 Novembre nella nostra sede centrale dal Generale di Corpo d’Armata interregionale Sicilia Calabria Luigi Robusto, accolto dalle massime autorità civili, militari e religiose della città, alla partecipazione dei nostri 12 plessi di infanzie, primarie e medie al concorso nazionale promosso dalla Fondazione Falcone di Palermo “Quel fresco profumo di libertà….”,declinando l’educazione alla legalità in essere nei tanti linguaggi propri dei tre ordini di scuola, da cortometraggi a cartelloni iconografici, da lapbook cartacei a elaborati digitali realizzati per classi aperte e per interplesso, creando di fatto una rete di buone pratiche didattiche interna ad un comprensivo complesso per logistica e confini, ma che ancora una volta si è rivelato compatto e unito nell’offerta formativa ai propri studenti, raggiungendo tutti e senza lasciare nessuno indietro nel processo di crescita e formazione di generazioni futuri cittadini costruttori di futuro leale e di democrazia vera.

 Autonomi e mai dipendenti…..da sostanze, logiche errate o falsi ideali, è questa la linea comune che ha di fatto azzerato difficoltà spaziali o temporali relative alle età dei bambini e dei ragazzi, generando Passione e Amore per la legalità, con la finalità ultima di aver contribuito ad offrire ad ogni alunno una esperienza di crescita in grado di aiutare ciascuno a scegliere di stare, sin da subito, dalla parte giusta del mondo. Particolarmente caro ho trovato il passaggio del testo relativo a Borsellino che, implicitamente, investe la Scuola di enorme responsabilità nei termini educativi di cui sopra, Melis scrive….Racconta Rita che Paolo, quando incontrava per la prima volta un mafioso incarcerato, invece di interrogarlo subito sui reati di cui si era reso colpevole, gli chiedeva: “tu da bambino cosa facevi? Chi erano i tuoi compagni? Come giocavi?”….di qui il mio personale invito a tutti i giovani della nostra amata città di avere sempre sul comodino un libro, una narrativa che, passando per infinite sfumature e tematiche, parli di onestà e carità intellettuali e comportamentali sempre.

La sospensione delle attività didattiche sembrava aver interrotto la progettualità del nostro curricolo di educazione civica, ma non è andata cosi, il Covid 19 non ha assolutamente interferito, anzi, ha dato modo ai nostri studenti di mettere subito in atto ciò che stavano apprendendo….restare a casa e lontani dai nonni ha significato scegliere per tutti la parte giusta, quella del bene collettivo e della salute dei cari più fragili di famiglia e della comunità di riferimento.

Le attività sono continuate e hanno avuto una emozionante conclusione proprio nella giornata di sabato 23 Maggio, Giornata Nazionale della Legalità, nella quale gli alunni della scuola primaria di Villa Vomano hanno completato un percorso digitale nell’ambito del concorso nazionale Il Fumetto dice NO alla mafia e hanno montato in Dad un video dalle proprie camerette con riflessioni sul concetto di legalità e rendendo omaggio al 28° esimo anniversario della terribile strage di Capaci, entrambi gli elaborati sono visibili sulla nostra pagina Facebook e sul sito ufficiale di istituto.

Sempre nella stessa giornata l’occasione per una conclusione in presenza  della nostra educazione trasversale ci è stata offerta dal Sindaco D’Alberto e dell’Assessore Core che, organizzando il momento di raccoglimento nel giardino sottostante la sede storica del Palazzo Comunale della città, nell’ora che coincide da quasi trent’anni con la deflagrazione terribile innescata alle 17:58 dall’altro Giovanni,  Brusca U’Verru, determinando la morte di Falcone, della moglie Francesca e dei suoi tre uomini Schifani, Dicillo e Montinaro, hanno dato la possibilità ai nostri studenti delle medie di riprendere tra le mani il testo di istituto e di raccogliersi in una intensa ora di profonde riflessioni, ripercorrendo un anno scolastico che ha donato tanto a tutti noi…..nonostante tutto.

Abbiamo ripercorso le vite di Giovanni e Paolo, abbiamo imparato a conoscerli e a rispettarli, ad amare i loro ideali di vita ed insegnamenti, ci siamo innamorati del loro coraggio e della loro passione, dei loro sorrisi e della forza che hanno dimostrato a tutti….entrambi non permisero mai alla violenza e al terrore del modus operandi della mafia di sopraffare le loro straordinarie sensibilità, quelle stesse che permettevano loro di leggere nel cuore della gente .

 

 

Ai bambini, alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze che leggono,

con gratitudine nei confronti del Collegio Docenti dell’I.C. Falcone e Borsellino Teramo 5,

per imparare insieme da che parte del mondo stare e per far si che le idee di Giovanni e Paolo possano davvero continuare a camminare sulle nostre gambe…”

Così in una nota  il Dirigente Scolastico, Prof.ssa M .Letizia Fatigati.