TERAMO – Celebrata a Teramo la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione e la definitiva caduta del regime fascista, celebrata per il 78esimo anno nella simbolica data del 25 aprile. Non una festa divisiva, ha ammonito il presidente provinciale dell’ANPI di Teramo Antonio Franchi, ma che rispetti i valori profondi della nostra Costituzione che contiene in sé il diritto alla libertà, all’affermazione del proprio essere e alla felicità, ha fatto eco il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto.

Una commemorazione che, dopo la corona d’alloro deposta al Monumento ai Caduti in Largo Madonna delle Grazie è proseguita in corteo per raggiungere viale Mazzini, presso il monumento ai Caduti di tutte le guerre, dove si sono succeduti gli interventi istituzionali aperti dall’alzabandiera e dall’inno d’Italia. Schierati tutti i rappresentanti dei reduci e dei partigiani, delle forze dell’ordine e le Forze armate oltre a un folto pubblico di teramani tra i quali hanno spiccato anche le bandiere della CGIL e degli studenti dell’UDU, i giovani ai quali la memoria di questa commemorazione sia particolarmente di monito.

Commemorazione terminata alla Villa Comunale dove si è ricordato il sacrificio dei nostri caduti per la libertà, Mario Capuani, Alberto Pepe, Berardo D’Antonio e Romolo Di Giovannantonio e dove si è svelata la stele dedicata ai martiri fucilati a Teramo dalle truppe tedesche il 13 giugno 1944, con il ricordo di Fabrizio Quarchioni.

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