ATRI –  Il Sindaco è tornato da Teramo con le pive nel sacco. Non lo sente nessuno.

Questa amministrazione ha condannato Atri alla irrilevanza e all’isolamento, come abbiamo sempre detto.

Ora chiamano alla lotta , vogliono un aiutino. 

Il condottiero Ferretti, il novello Don Chisciotte (giusto per confermare la “ atrianita’ ” di Cervantes), l’inconsapevole, ha riunito la sua maggioranza e adesso vuole marciare, con i suoi Sancho Panza, contro i mulini a vento teramani.

Qualcuno lo avverte che è inutile, che le cose sono state già fatte, che tutto è deciso, che non bisogna fidarsi mai di tali amici, ma lui imperterrito avanza indomito sperando in qualche Santo in Paradiso. Ma questa volta anche lui ha capito che non basta più il cappello in mano. Allora fa suonare le trombe sperando in una mobilitazione. Il nostro crede all’unità solo quando è sull’orlo del burrone  ed allora chiede aiuto. È un classico di una politica asfittica e inconcludente, senza nerbo e intelligenza.

Avevamo un documento sulla sanità votato alla unanimità in Consiglio Comunale, gettato alle ortiche.

Avevamo una commissione sanità, fatta morire dal Sindaco  perché fa tutto lui, da solo, con i suoi “giannizzeri” e le sue conoscenze ed influenze. Ma quali?

I consiglieri comunali vengono a sapere che la maggioranza sta convocando un Consiglio Comunale sulla sanità da Facebook e da un profilo privato. È il massimo delle scorrettezza istituzionale.

Ora il re è nudo in tutta la sua goffaggine.

Avevamo esagerato nel chiedere le dimissioni di Di Giosia e Company? 

Nonostante tutto questo, noi siamo pronti a partecipare a quanto utile per il nostro Ospedale, ma rimane la grave situazione che non finirà qui per l’inettitudine dei nostri amministratori della destra più nera.

                                         

 

Il Circolo del PD-Atri