TERAMO – Alle ore 14:00 su Teleponte ed in streaming su ekuonews.it, andrà in onda il decimo ed ultimo appuntamento della prima serie di Abruzzo In, la trasmissione itinerante di Beatrice Di Giosia che, dopo aver visitato Castelli, Civitella del Tronto, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Canzano, Bellante, Crognaleto, Torricella Sicura e Basciano, approda nel capoluogo: tocca a Teramo.
In questo numero, anche in vista delle tanto auspicate, prossime riaperture, le attenzioni sono incentrate non soltanto su alcune delle bellezze naturali e culturali della città, ma anche sulle prossime manifestazioni estive e su una gastronomia legata sì al territorio, ma che verrà rivisitata in chiave moderna.
Parleremo del Castello della Monica, indubbiamente uno dei fiori all’occhiello della città (da wikipedia: Il Castello Della Monica si ricollega al gusto neogotico, del quale, nel 1890, erano state già erette le mura del corpo centrale e coperto il tetto. Il castello appartenne al letterato Vincenzo Bonifaci, fu voluto e progettato dall’artista teramano Gennaro Della Monia, dal quale ha assunto il nome. Vi abitò e vi collocò il suo studio, raccogliendo una mole enorme di studi, appunti e disegni, realizzati nel corso dei lavori di completamento degli interni e dell’intero complesso).
Per le manifestazioni ci soffermeremo sulla nuova estate della città, quella di Natura Indomita, un ricco cartellone di eventi che confluisce e si sviluppa dalla fine di Agosto, per tre mesi, quasi completamente nel Parco Fluviale. La stagione scorsa, già in clima di piena pandemia, registrò la presenza di 60 Artisti, di 70 Eventi di 64 Opere di Cracking Art, di 3 Palchi di 2 Aree Eventi di un’Area Food, un Maneggio, un’Area Espositiva e di un Viale d’incontro con la Storia.
Teramo città solidale viaggerà anche tra la forma e la materia del Monumento ai Caduti dello scultore giuliese Venanzo Crocetti, morto a Roma nel 2003, all’età di 90 anni (da wikipedia: nella sua Giulianova realizzò nel Duomo di San Flaviano il monumentale “Crocifisso” bronzeo dell’altare maggiore e la grande “Madonna col bambino e angeli” in pietra e marmo. A Teramo sono presenti diverse sue opere bronzee: nel parco della Banca di Teramo numerose sculture, nel parco dei Tigli è sito il complesso scultoreo -1972- avente per tema i Caduti di tutte le guerre. Diverse le statue, in comunicazione tra loro, nei punti strategici di Teramo -viale Mazzini, via De Gasperi, piazza Madre Teresa di Calcutta-: il Monumento ai Caduti, il San Michele Arcangelo e Giuseppe Garibaldi. In piazza Orsini è collocata, su un piedistallo, la statua dedicata alla Maternità e nella facciata posteriore del Duomo c’è un bassorilievo che simula il portone di ingresso. Dietro all’istituto tecnico “Vincenzo Comi” realizzò un monumento bronzeo a Mario Capuani, che si distinse nella lotta antifascista e nella villa comunale -anni ’50- la scultura bronzea della “Leonessa”. Nel 1991 andò a San Pietroburgo per presenziare, al museo Ermitage, l’inaugurazione di una sala permanente a suo nome con alcune delle sue opere scultoree più significative, tuttora presenti nel prestigioso museo). Sarà rivisitata la storia e si parlerà del recupero del Teatro Romano (da wikipedia: edificato in età augustea, presentava nell’alzato del palcoscenico ricche decorazioni realizzate nel 3o avanti Cristo. Le significative parti del frontescena furono rinvenute nel 1918 grazie agli scavi voluti dallo storico ed archeologo Francesco Savini. Fino ad oggi è stato possibile riportare alla luce solo il tratto orientale del palcoscenico in quanto la zona circostante è ancora edificata: la demolizione della parte restante del Palazzo Adamoli riporterà alla luce un’ulteriore porzione del monumento, oggi ancora “prigioniero” ma autentico simbolo della città).
Oggetto odierno di Abruzzo In sarà anche la Villa Comunale (da Cult Teramo Culturale: realizzata tra il 1869 e il 1875, nacque come Orto Botanico Sperimentale Agrario, curato da Ignazio Rozzi: è per questo che vi si trovano numerose specie di piante, anche provenienti da paesi diversi dall’Italia. Con gli anni Settanta del secolo scorso, con la progressiva decadenza dell’orto botanico e lo scioglimento della Società Economica provinciale, l’Amministrazione civica si attivò per la realizzazione di una grande piazza e di un parco cittadino. Nonostante la lunga vertenza nell’acquisizione per la pubblica utilità dell’area, i lavori esecutivi si conclusero nel 1888 per la Villa comunale e nel 1901 per Piazza Garibaldi. All’interno dei giardini era stato compreso anche l’edificio, ancora di proprietà della Provincia, che la Società economica, dal 1842, aveva provveduto a trasformare nella propria sede. Tale edificio, per la sua posizione urbanistica, diverrà, grazie a una successiva ristrutturazione, la sede della Pinacoteca Civica).
Chiuderemo la puntata con l’arte e la fantasia gastronomiche dello chef Marco Cozzi, che esalterà il meglio della nostra meravigliosa tradizione, anche dell’entroterra e da sempre gelosa custode del buon cibo e del buon bere, rivisitandola in chiave moderna.
Abruzzo In ringrazia, per la collaborazione, l’amministrazione comunale di Teramo nella persona del Sindaco Gianguido D’Alberto, il presidente dell’associazione Teramo Città Solidale, Raffaele Raiola, l’assessore comunale Valdo Di Bonaventura e lo chef, Marco Cozzi.
Appuntamento con Abruzzo In, come ogni domenica, oggi alle ore 14:00 ed alle ore 22:30.