TERMOLI – Si è svolto oggi a Termoli il secondo congresso di Terra Abruzzo-Molise, al termine del quale il Consiglio generale ha confermato Raffaele De Simone Presidente regionale dell’associazione e Luciano Molinaro vicepresidente.
“Nei prossimi anni – ha evidenziato Raffaele De Simone nella sua relazione – le imprese agricole si troveranno ad affrontare una serie di sfide legate ai cambiamenti climatici, alle innovazioni tecnologiche, alle trasformazioni socioeconomiche e normative sempre più stringenti. Queste sfide, da un lato pongono rischi per la competitività e la sostenibilità del settore, dall’altro aprono a nuove opportunità, stimolando un’evoluzione del modello agricolo verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato. La sfida più importate sarà quella di riconoscere il giusto valore del lavoro agricolo. Le nostre regioni producono prodotti di altissima qualità: l’agricoltura in Abruzzo e Molise ha sempre avuto un ruolo centrale nelle economie locali, rappresentando una fonte primaria di reddito, cultura e identità. Oggi, nonostante i cambiamenti strutturali e le sfide legate alla globalizzazione, il protagonismo dell’agricoltura nelle nostre regioni è ancora molto forte, sebbene si manifesti in modi diversi e con caratteristiche uniche è necessario proseguire con il percorso riorganizzativo della nostra associazione andando a cogliere ed interpretare quelle che sono le reali esigenze dei produttori. Il nostro impegno dovrà essere quello di garantire un’equa rappresentanza, non limitandoci alla lavorazione delle pratiche ma garantendo un’assistenza participata a 360 gradi per realizzare una concreta democrazia partecipata”.
Insieme a iscritti e operatori hanno preso parte ai lavori il Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota, il Segretario Generale della Fai-Cisl Abruzzo Molise Franco Pescara, la Segretaria Interregionale della Cisl Abruzzo Molise Maria Pallotta, il Vicepresidente Terra Viva Abruzzo Molise Luciano Molinaro e il Presidente Terra Viva nazionale Claudio Risso che, concludendo gli interventi, ha sottolineato: “La presenza giovanile in agricoltura, che rappresenta solo il 13% del totale, ha subito un calo significativo del 23% tra il 2012 il 2022, e sono dunque sempre più importanti le misure a loro dedicate, come il Fondo per il primo insediamento dei giovani in agricoltura di 15 milioni a partire dal 2024, adottato dal Governo anche su nostra proposta. Sono ancora molte le azioni da intraprendere, per cui serve un patto tra tutti gli attori per una nuova visione dell’agricoltura italiana ed europea, che vada a recuperare lo spirito della nostra Costituzione. Terra Viva promuoverà e organizzerà al meglio questo dialogo anche con attività come il progetto ‘Coltiva il Gusto’ nato per far conoscere i nostri produttori associati, molti dei quali saranno presenti al Congresso Nazionale di Terra Viva del prossimo 3 giugno, a Bologna, nello spazio DumBO, con una mostra mercato dei loro prodotti aperta al pubblico fino al 6 giugno”.