LA PRIMA CRITICITA’: CARENZA E INDISPONIBILITA’ DI FARMACI E DISPOSITIVI – Ma EAHP si è espresso anche sulle criticità in atto. Il tema delle carenze e delle indisponibilità dei farmaci e dei dispositivi, in primis è stato al centro del Congresso in quanto la problematica è diffusa e sentita in tutto il Continente. Non a caso il presidente EAHP; Andras Sule, lo ha citato come una delle grandi criticità da affrontare come professione a livello continentale e sempre Piera Polidori fa parte dell’executive Steering group on Shortages and Safety of MEdicinal Products dell’EMA, proprio in rappresentanza dell’EAHP. A Bordeaux è stata anche presentata una survey – Results of EAHP’s 2023 shortages survey – che “ ha confermato che le carenze di medicinali e dispositivi medici, continuano ad aumentare e quindi rappresentano una criticità ed una minaccia per la salute pubblica in tutta Europa”. Tutti i medicinali ne sono interessati, con antimicrobici e farmaci oncologici in testa e le cause principali sono rappresentate dalla carenza di API, da problemi di produzione e dalle catene distributive. Per quanto riguarda i dispositivi medici le carenze sono anche influenzate dai prezzi e dalle gare, che nel futuro ingenerano nuovi timori per l’introduzione del nuovo Regolamento Europeo sui Dispositivi Medici. Nella Survey, EAHP identifica nell’azione dei farmacisti ospedalieri come rilevante a supporto dei sistemi e dei pazienti, proprio per il ruolo di monitoraggio e valutazioni del rischio. In questo senso è stata particolarmente significativa la presentazione del poster sul progetto Drughost, portato a Bordeaux da Mery La Franca (come prima firmataria). “Abbiamo avuto l’onore di portare ad EAHP quanto stiamo facendo sul territorio nazionale con un progetto davvero innovativo”, ha detto La Franca, “Il tema delle carenze ed indisponibilità è per noi di SIFO un tema che monitoriamo in modo estremamente attento e Drughost – che si occupa di indisponibilità – risulta un fiore all’occhiello. Oggi siamo i primi a livello europeo ad aver sviluppato un progetto su questo argomento cosi critico e complesso, e lo stiamo facendo in collaborazione con l’Agenzia del farmaco, a riprova di un modello che è partito dalla società scientifica in forte relazione con l’istituzione di riferimento. A conferma dell’importanza del progetto possiamo dire che oggi le segnalazioni di indisponibilità di farmaci così come sviluppate da Drughost sono particolarmente attenzionate anche dagli altri colleghi europei”.
L’IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE – Tra i tanti i temi e le tante esperienze, da EAHP è anche emerso un messaggio conclusivo: i farmacisti ospedalieri devono farsi carico del loro essere “sentinella” anche comunicando con più continuità i risultati del proprio lavoro e della propria ricerca. Messaggio che Carlo Polidori, professore di farmacologia presso l’Università di Camerino, rilancia dal suo osservatorio privilegiato: è infatti componente dell’Editorial Board dello European Journal of Hospital Pharmacy. “Devo dire che stiamo assistendo a una importante presa di coscienza”, precisa Carlo Polidori, “Non è infatti sufficiente fare e fare bene, perché oggi occorre più che mai far conoscere la propria attività ed avere coscienza di come l’informazione contribuisca a migliorare i sistemi sanitari. E’ quindi essenziale – conclude Polidori – che i nostri professionisti si prendano anche la responsabilità di uno sviluppo di informazione corretta, comprensibile ed utile. In particolare in Italia i farmacisti ospedalieri pubblicano ancora in modo limitato i risultati dei loro progetti e delle loro attività. La mia presenza all’interno dell’Editorial Board da oggi ha quindi l’obiettivo di divenire stimolo a tutti i colleghi italiani affinchè si prendano la responsabilità di pubblicare prima di tutto su una rivista internazionale che li rappresenta e poi, in ricaduta, sugli altri strumenti specialistici e generalistici che sono a disposizione”.
GIORNATA MONDIALE E STATEMENTS DELLA FARMACIA EUROPEA – Responsabilità diffuse, ruolo sempre più preciso e definito, farmacisti ospedalieri come “sentinella” di un sistema sanitario globale: ciò che è emerso da Bordeaux delinea una professione che affronta il presente e il futuro con nuovo slancio. “E lo facciamo – sottolinea Piera Polidori – anche forti di una scelta che abbiamo preso insieme, quella di lanciare per il 27 marzo di ogni anno la Giornata della Farmacia Ospedaliera, un’ottima occasione per diffondere i valori e che la nostra professione sa di doversi assumere per garantire salute ai cittadini e alle nazioni europee”. E quali saranno i contenuti della Giornata Mondiale (che non sarà solo europea, ma che ha già registrato l’adesione di Usa, Australia e Nuova Zelanda)? Implicitamente quelli già compresi negli European Statements of Hospital Pharmacy, un documento pubblicato nella primavera del 2014 e che proprio quest’anno compie 10 anni: “Riferirci agli Statement Europei è per tutti noi motivo di responsabilità e orgoglio”, conclude Maria Ernestina Faggiano, tesoriere SIFO e coordinatrice della delegazione SIFO a Bordeaux, “Già dieci anni fa i nostri Statement erano un documento avanzatissimo che poneva il paziente al centro delle attività. Gli Statements sottolineavano l’importanza di perseguire le ‘sette cose giuste’ nel contesto terapeutico ospedaliero: il paziente giusto, il farmaco giusto, la dose giusta, la via di somministrazione giusta, il tempo giusto, l’informazione giusta e la documentazione giusta, temi che SIFO aveva fatto suoi in tempi velocissimi. Oggi, proprio in concomitanza con la Giornata mondiale del farmacista ospedaliero riteniamo essenziale rilanciare quel documento per assicurare al SSN ed ai cittadini italiani il massimo dell’attenzione alla salute del singolo ed alla efficiente sostenibilità del sistema delle cure”.