Persone sfollate, che fuggono. Bambini con lo sguardo nel vuoto. Futuro negato. Case sventrate. Città devastate. Morti, feriti. Dolore senza fine. Sono notizie di morte. Oggi chiediamo al Signore della vita che ci liberi dalla guerra: “Con la guerra tutto si perde, tutto. Non c’è vittoria in una guerra, tutto è sconfitta. Che il Signore ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità”. Francesco ci chiede di pregare oggi affinché i governanti capiscano che comprare armi e dare armi non è la soluzione al problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace.
Oggi, 25 marzo, nella solennità dell’Annunciazione, il Papa consacrerà Russia e Ucraina al cuore di Maria . Affiderà alla Madre ogni persona a Dio, e in particolare, oggi, quanti soffrono a causa della guerra. In quest’ora buia tutti i credenti, non solo il Papa, non solo i cristiani, sono fortemente chiamati a pregare per la pace e a farsi vicini concretamente a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto. Ci sarà tempo per capire le ragioni e i torti. Oggi si deve pregare. Ci sarà tempo per ragionare su ciò che “non ha ragione ne mai ce l’avrà”. Oggi è necessario accogliere le numerose richieste del popolo di Dio, ascoltare il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza. E affidarsi alla Regina della pace
Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore della terra, abbiamo pugnalato fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. Nella miseria del nostro narcisismo, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, ci siamo incamminati nei tornanti più angusti della storia.
In quest’ora buia ci accorgiamo che abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno di un intervento materno. Solo la Madre , può riportare la concordia di Dio nel mondo. Estinguere l’odio, placare la vendetta, insegnarci il perdono. Liberarci dalla guerra, preservare il mondo dalla minaccia nucleare.
Solo la Madre che ha bagnato con le lacrime i piedi del figlio innocente crocefisso può smuovere i nostri cuori induriti. Ridare vita alle terre che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, preghiamo perché le mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il suo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il suo cuore addolorato si muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata e di tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con Lei. E ha bisogno di affidarsi a Lei che cammina sulle nostre strade, e può guidarci sui sentieri della pace.