PESCARA – Si è conclusa ieri, nella sede di Confartigianato Imprese Abruzzo a Pescara, la due giorni dedicata agli incontri tra i vertici regionali dell’associazione dell’artigianato e i due candidati alla presidenza della Regione Abruzzo. Al doppio confronto (il 23 febbraio con Marco Marsilio e il 24 febbraio con Luciano D’Amico) hanno preso parte i massimi esponenti della Federazione regionale, insieme ai segretari e i presidenti delle Territoriali di Confartigianato Avezzano, Confartigianato Chieti-L’Aquila, Confartigianato Pescara e Confartigianato Teramo, ed alcuni rappresentanti del mondo dell’impresa. Presenti anche diversi esponenti politici di entrambi gli schieramenti, tra i quali gli assessori regionali uscenti, Daniele D’Amario e Nicoletta Verì; il deputato Guerino Testa; i candidati di Forza Italia al Consiglio regionale, Antonio Zaffiri e Chiara Scirè; i candidati del Pd, Antonio Di Marco e il candidato del M5s, Francesco Taglieri.
I lavori sono stati aperti dai saluti del presidente e del segretario di Confartigianato Abruzzo, Giancarlo Di Blasio e Daniele Di Marzio, che hanno ringraziamo gli ospiti “per avere accettato l’invito a partecipare a questi incontri, che hanno lo scopo di instaurare un confronto duraturo con il futuro governatore della regione, sugli aspetti che interessano da vicino il mondo della micro-piccola e media impresa e dell’artigianato”. Di Blasio e Di Marzio hanno ricordato “che ogni anno la nostra regione perde centinaia di aziende e che tali chiusure contribuiscono a far aumentare la disoccupazione, mentre molti imprenditori non trovano manodopera qualificata da impiegare”. Tendenze e criticità che, secondo i vertici di Confartigianato Abruzzo, “vanno contrastate con misure ad hoc e politiche attive da parte della futura amministrazione”. Al termine di ognuno dei due incontri, Di Blasio e Di Marzio hanno inoltre consegnato ai due aspiranti governatori un documento contenente le proposte di Confartigianato Abruzzo sui temi dell’accesso al credito, della formazione, dell’alternanza scuola-lavoro, della trasmissione delle competenze, della legge sull’artigianato, con un focus sul turismo. “Crediamo che le imprese artigiane rappresentino un valore aggiunto per il comparto turistico – hanno detto gli esponenti di Confartigianato – essendo in grado di contribuire alla promozione del nostro ricco patrimonio culturale e territoriale, e per questi motivi chiediamo alla Regione di puntare con maggiore decisione su questo settore che risulta ancora poco valorizzato”.
Le risposte dei candidati – Marco Marsilio – Turismo
“Condivido i punti elencati nel Manifesto del Turismo di Confartigianato, ritengo infatti che puntare sul turismo non significhi solo creare ricchezza per un comparto specifico, ma che a beneficiarne sia un indotto molto più ampio, oltre a quello degli alberghi. Negli ultimi 5 anni credo siano state fatte cose forse mai viste in Abruzzo. L’importanza dei grandi eventi sportivi, nazionali e internazionali, ospitati dall’Abruzzo, non è casuale, ma è il frutto di una mia specifica indicazione alla Giunta regionale, che l’ha saputa accogliere, grazie anche al lavoro sinergico di più assessorati: abbiamo convinto la Provincia di Chieti a collaudare la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi, abbiamo stanziato risorse contro l’erosione della costa e finanziato numerose iniziative che coinvolgono il ciclismo e gli eventi annessi, come l’Eroica del Gran Sasso e il Giro d’Italia, e tutto ciò è stato svolto secondo uno specifico ordine di priorità, sulla base di una pianificazione e non secondo favoritismi o richieste dei sindaci locali”. Guardando al futuro, il presidente uscente annuncia “la realizzazione di un palazzetto dello sport a Roseto e la costruzione di un velodromo coperto ad Avezzano, e quella di un centro congressi che sia in grado di ospitare circa 2mila delegati”. Quanto alle polemiche sulla sponsorizzazione del ritiro del Napoli Calcio nell’Alto Sangro, Marsilio ha affermato che “in questo modo siamo riusciti a far percepire l’Abruzzo come un territorio attrattivo, che non ha nulla da invidiare alle Dolomiti, dove le grandi squadre di calcio da decenni vanno in ritiro. Dobbiamo quindi proseguire su questo percorso”.
Marco Marsilio – Artigianato
In riferimento alla legge sull’artigianato e sul credito, Marsilio ha ceduto la parola all’assessore uscente Daniele D’Amario: “La legge 23 del 2009 sull’artigianato, così come è scritta, è quasi inapplicabile. Possiamo ragionare solo su qualche capitolo, mentre dobbiamo recuperare le buone esperienze del passato, che hanno dato ottimi risultati, come quelli realizzati nel triennio 2011-2013. Sul microcredito abbiamo in programma lo stanziamento di 42 milioni e mezzo di euro a favore delle costituende imprese da parte di giovani e donne”.
Le risposte dei candidati – Luciano D’Amico – Lavoro e Spopolamento
“Al primo punto del nostro programma c’è la creazione di posti di lavoro e più in generale, quindi, il rilancio dell’economia della Regione, anche per bloccare l’emorragia di abruzzesi che abbandonano il territorio. In tal senso è importante anche favorire una crescita del tasso di natalità, garantendo alle giovani coppie una prospettiva di vita che preveda un lavoro e una casa”.
Commercio e Artigianato – “La scelta dei modelli economici seguita finora è stata errata: non sono stati pensati per la realtà abruzzese, ma sono stati seguiti schemi di produzione fordista, ai quali la nostra tradizione è estranea. Basti pensare alla standardizzazione del commercio, creata dai centri commerciali. Noi invece abbiamo bisogno di riscoprire i nostri punti di forza e seguire le tradizioni artigiane. In questo senso la Regione può fare molto, soprattutto con la formazione, in linea con il modello tedesco che ha saputo arginare il crescente fenomeno del mismatch tra domanda e offerta di lavoro: in Germania, quando si decide di puntare sull’innovazione tecnologica, su un nuovo prodotto o su un nuovo modello, con qualche anno di anticipo, si va prima nelle imprese, nelle scuole e nelle università. Occorre anche sostenere il ricambio generazionale delle imprese attraverso incentivi alla digitalizzazione e alla sostenibilità delle attività produttive e artigiane”.
Credito – “La Regione può fare molto anche sulla facilitazione dell’accesso al credito per le piccole imprese, perché rispetto al sistema bancario ha paletti meno rigidi e lo strumento più idoneo è certamente quello dei confidi”.
Turismo e Infrastrutture – “Manca una politica sistemica, una visione strategica di sviluppo dell’intero settore turistico. Inoltre bisogna assegnare alle partecipate regionali una visione strategica su cosa realizzare: ben vengano i voli verso Bucarest e Tirana, ma sono città dalle quali non proviene un significativo flusso turistico. Occorre invece che la partecipata regionale si occupi anche di individuare i luoghi dai quali provengano i flussi turistici maggiori e dobbiamo chiedere, sempre alla partecipata, di stabilire un accordo con compagnie internazionali per voli di fine raggio da realizzare con un biglietto unico”.