TERAMO – Onorare con un concerto il Giorno della Memoria, per non dimenticare. Senza sconti e, quando è stato possibile, per ricordare che la luce può arrivare anche dal nemico. Dei quattrocentocinquantamila ebrei rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi, dopo l’invasione del 1939, ne rimasero in vita soltanto ventimila. Tra i sopravvissuti, anche un pianista compositore: Wladyslaw Szpilman, detto Wladek. A evitargli la morte sarebbe stato un ufficiale tedesco catapultato dal caso tra le macerie della capitale polacca. Un nemico cioè, un carnefice miracolosamente folgorato da un lampo di umanità e di rispetto verso l’arte e la musica. Quasi uno spiraglio di luce in mezzo all’inferno. A salvare la vita a Szpilman non fu soltanto quell’ufficiale ma, forse, anche la tenacia con la quale il pianista riuscì a non arrendersi, la sua forza di volontà, il desiderio incorruttibile di vivere – lui, unico superstite della propria famiglia – fosse anche per continuare a suonare. Perché suonare, in fondo, è un modo gentile di vivere.
“La musica miracolosa”, non a caso lunedì 27 gennaio alle 20.30 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Teramo, affida al pianismo di Francesco Nicolosi e alla voce narrante di Stefano Valanzuolo il racconto della storia possibile di un uomo sopravvissuto all’orrore grazie al suo amore grande per la musica, per il pianoforte, per Chopin. In una parola: per la vita.
Se non ci fosse stato un film di Roman Polanski, bellissimo e pluripremiato, a ridarle qualche anno fa giusta visibilità, oggi la figura di Szpilman, musicista polacco morto nel 2000, sarebbe forse sbiadita, dolorosamente confusa – cioè – tra quelle di uomini e donne macinati dalla barbarie nazista. Precipitata per sempre nell’oblio, celata agli occhi del mondo al pari di troppe altre tragedie senza nome. Invece i due artisti hanno saputo creare uno spettacolo che desse voce alla narrazione mai doma, mai stanca, che deve tenere sempre desti gli animi e il ricordo. Per non dimenticare.
Biglietti online su CiaoTickets, negli uffici della Riccitelli e al botteghino prima del concerto.
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